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Interviene per sedare una rissa, carabiniere picchiato a Locorotondo. Video virale sui social. Le reazioni

Un video dell’aggressione al carabiniere durante l’intervento a Locorotondo è diventato virale sui social, suscitando numerose reazioni da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Il militare era intervenuto per sedare una rissa, avvenuta il 22 agosto scorso, a Locorotondo (Bari). Per l’episodio alcuni giovani sono stati denunciati in stato di libertà. In una nota, Natalino Leobono, segretario generale regionale aggiunto Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), ha espresso la sua frustrazione: «Questo non è solo un episodio isolato, ma un attacco diretto alla funzione statale. Chiediamo una risposta istituzionale adeguata, capace di disincentivare tali comportamenti anti-giuridici».

Le reazioni istituzionali

«Solidarietà e vicinanza al carabiniere aggredito a Locorotondo e a tutte le donne e agli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per garantire la nostra sicurezza. Le immagini dell’aggressione sono inequivocabili: la giustizia faccia presto il suo corso rintracciando i responsabili». Lo scrive in un post su Facebook il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.

«Esprimo vicinanza e solidarietà al carabiniere aggredito a Locorotondo, a cui auguro una pronta guarigione. Quanto accaduto è grave. La mia solidarietà a tutte le forze dell’ordine che operano in prima linea per la tutela della sicurezza dei cittadini». Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

La condanna del Ministro dell'Interno

"Ferma condanna per la vile aggressione subita a Locorotondo dai componenti di una pattuglia dei Carabinieri, ai quali esprimo tutta la mia vicinanza ed il mio apprezzamento per lo sforzo profuso nell’occasione. La violenza che colpisce servitori dello Stato impegnati a garantire la sicurezza dei cittadini è assolutamente inaccettabile e non deve rimanere senza conseguenze". Lo scrive il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, su X.

La solidarietà delle istituzioni regionali

"La vile aggressione nei confronti di un carabiniere nello svolgimento delle proprie funzioni, avvenuta a Locorotondo, rappresenta un’aggressione nei confronti dello Stato, che quella divisa rappresenta. Per questo voglio rivolgere, a nome dell’intera Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, la solidarietà nei confronti non solo del carabiniere aggredito ma dell’intera Arma dei Carabinieri, e nello stesso tempo mi auguro che nei confronti dell’aggressore, che ad oggi è stato denunciato in stato di libertà, possa essere erogata una pena pari alla gravità del gesto compiuto, per difendere e tutelare al meglio le nostre forze dell’ordine, veri servitori dello Stato". Lo dichiara il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio.

L'intervento di Giovanni Maiorano

"Quanto accaduto a Locorotondo, in provincia di Bari, è gravissimo e inaccettabile. Aggredire una divisa vuol dire aggredire chi rappresenta lo Stato. Nessuna indulgenza o impunità verso chi aggredisce uomini e donne in divisa che ogni giorno lavorano per garantire e tutelare la sicurezza dei cittadini. Desidero esprimere la mia profonda solidarietà e vicinanza al carabiniere vittima di questa vile aggressione, alla grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri nonché a tutte le forze di polizia impegnate al servizio del Paese. L’auspicio è che la magistratura faccia piena luce sulla vicenda e, soprattutto, applichi la giusta ed esemplare pena al responsabile di questo intollerabile gesto di violenza, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Con il 'pacchetto sicurezza', in fase di discussione alla Camera, stiamo lavorando per inasprire le pene verso chi aggredisce un tutore dell’ordine e dare così seguito alla mia proposta di legge presentata nel mese di giugno dello scorso anno". Lo dichiara in una nota l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.

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