Dopo il dramma del Bayesian, monitorate le acque di Porticello: si teme la perdita di idrocarburi dallo scafo. C'è un altro indagato
Proseguono anche oggi le attività di monitoraggio ambientale da parte della Guardia Costiera nello specchio d’acqua davanti a Porticello dove è affondato lo yacht Bayesian, per scongiurare eventuali fuoriuscite di idrocarburi provenienti dallo scafo. Nella zona stanno intervenendo i mezzi navali della Guardia costiera mediante prelievi di campioni effettuati sulla colonna d’acqua in prossimità del relitto dai sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina, con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto Remotely operated vehicle (Rov) e l’impiego di specifiche sonde parametriche per l'analisi ed il monitoraggio qualitativo delle acque, in collaborazione con il personale dell’Arpa Sicilia. Al momento non si registrano perdite dai serbatoi e non risultano tracce di inquinamento.
L'altro indagato
Anche il marinaio Matthew Griffiths, 22 anni, inglese, è indagato nell’inchiesta sul naufragio del veliero Bayesan, colato a picco il 19 agosto davanti alle coste palermitana. Griffiths, che era in turno in plancia, avrebbe dovuto segnalare l’arrivo della violenta tempesta che ha investito l’imbarcazione. Come il comandante e l'ufficiale di macchina, anche loro indagati, risponde di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Nell’incidente hanno perso la vita 7 persone.