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Danno fuoco a un parco eolico in Sardegna, si tratta del secondo episodio in pochi giorni

Delle bottiglie di plastica piene di liquido infiammabile. Questo l’innesco utilizzato per appiccare il fuoco nell’impianto eolico della Vestas a Villacidro. L’attentato incendiario è avvenuto questa notte all’interno del sito che ha fatto molto discutere nell’ambito delle polemiche sulla speculazione eolica in Sardegna. Le fiamme si sono propagate nell’area e hanno distrutto completamente i teli che coprivano delle pale, anch’esse annerite dal fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Villacidro.

Si tratta del secondo atto del genere avvenuto questa settimana in Sardegna, dove è in corso una vasta mobilitazione popolare contro la speculazione energetica, in particolare contro l’installazione indiscriminata di nuovi impianti eolici e agrivoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Nei giorni scorsi il titolare di una piccola azienda attiva da una decina danni nel settore delle rinnovabili in tutta la Sardegna, Edoardo Melis, aveva denunciato un atto vandalico ai danni di un impianto nel Nuorese, sulla strada provinciale 30 tra Mamoiada e Gavoi. «Un nostro operatore si è recato in un impianto eolico per un controllo di routine, al suo arrivo ha trovato i dadi a base della torre completamente svitati e sparsi, la cui funzione è quella di tenere in sicurezza la torre ancorata al plinto», aveva riferito Melis. «Il suddetto atto vandalico, con l’arrivo del forte vento, poteva causare dei danni e o incidenti enormi mettendo in pericolo la vita dei nostri operatori oppure anche di un semplice passante».

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