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Balneari: proroga fino a settembre 2027, entro il prossimo marzo i criteri degli indennizzi. Bozza in Cdm

Al fine di consentire l’ordinata programmazione delle procedure di affidamento e il loro svolgimento nel rispetto del diritto dell’Unione europea, le concessioni balneari in essere continuano ad avere efficacia fino al 30 settembre 2027. Lo si legge nell’ultima bozza in circolazione delle disposizioni di urgenza in materia di concessioni demaniali su mari, laghi e fiumi attese in Cdm. Attualmente la scadenza era fissata alla fine del 2024, anche se il Consiglio di Stato ha considerato illegittima tale proroga.

La procedura di affidamento delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per l’esercizio delle attività turistico - ricreativo e sportivo - prosegue il testo - si svolgerà nel rispetto del diritto dell’Unione europea e dei principi di libertà di stabilimento, di pubblicità, di trasparenza, di massima partecipazione. La durata della concessione non dovrà essere inferiore a 5 anni né superiore ai 20 ed è pari al tempo necessario a garantire l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti previsti dal piano economico-finanziario dell’aggiudicatario.

In caso di rilascio della concessione a favore di un nuovo concessionario, specifica il testo, il gestore uscente ha diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del subentrante pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, compresi quelli effettuati in conseguenza calamità naturali accertate, al netto di ogni misura di aiuto o sovvenzione pubblica eventualmente percepita e non rimborsata. L’indennizzo dovrà essere pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni, stabilita sulla base di criteri previsti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia, entro il 31 marzo 2025.

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