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Il Ponte sullo Stretto e il via libera all’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria

«C’è un disegno infrastrutturale unitario e coerente, fatto di connessioni, di investimenti mai visti prima, tali da poter trasformare radicalmente i destini del Sud». La soddisfazione dei ministri dei Trasporti, Matteo Salvini, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, è un segnale preciso, volto a dimostrare che sulla questione delle grandi infrastrutture non ci sono divisioni interne al Governo. Qualche giorno fa, esattamente il 30 agosto, la Commissione Via Pnrr-Pniec del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha dato il via libera a 9 miliardi di lavori sull’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. La Commissione, presieduta da Germana Panzironi ha espresso parere favorevole, all’unanimità, all’intervento di Rfi su due lotti del progetto. Si tratta nel complesso di 100 chilometri di opere che attraversano Campania e Basilicata per sfociare poi per alcuni km nel nord della Calabria da Romagnano a Praia a Mare. «La Commissione ha reso il parere entro i ristretti tempi di legge», dicono al Mase. E lo sblocco dei lavori «è stato accolto positivamente» dal Mit, il ministero delle Infrastrutture che ha espresso «grande soddisfazione» per il via libera della Commissione. In questa fase, ci si ferma a Praia a Mare, ma l’intervento complessivo prevede uno stanziamento di 30 miliardi di euro e il prolungamento dell’Alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria.

«Il progetto dell’Av Salerno-Reggio Calabria rappresenta un’iniziativa infrastrutturale di fondamentale importanza per il miglioramento delle connessioni ferroviarie nel Sud Italia», ribadisce il vicepremier Salvini. «L’obiettivo principale è ridurre i tempi di percorrenza tra Roma e Reggio Calabria, rendendo l’Alta Velocità accessibile a zone attualmente meno servite, come il Cilento, il Vallo di Diano, e alcune aree della Calabria sul versante ionico. Inoltre, il progetto rafforzerà i collegamenti ferroviari verso la Sicilia, Potenza, Cosenza e il porto di Gioia Tauro, un hub strategico per il trasporto merci», ribadiscono anche i vertici di Rfi. I lavori relativi al primo lotto dovrebbero concludersi entro il 2026, in linea con le scadenze del Pnrr, mentre il completamento degli altri lotti è previsto per il 2030 e il 2032, lo stesso anno indicato dal Governo come data per l’inaugurazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
E, parlando di connessioni ferroviarie e di Alta velocità, lo sguardo non può essere rivolto proprio al collegameto stabile tra Calabria e Sicilia, anche alla luce dell’imminente scadenza (la prima decade del mese appena iniziato) riguardante le risposte della “Stretto di Messina” alle richieste di integrazione sollevate dalla Commissione Via-Vas, nell’ambito della procedura di Valutazione d’impatto ambientale relativa al Ponte e alle opere connesse.

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