Tutto pronto per il ritorno della “Biennale dello Stretto”, il progetto culturale ideato e attuato da Alfonso Femia, promosso da “500x100sb”, con il sostegno di enti pubblici e privati, che verrà inaugurato, tra Messina e la Calabria, il prossimo 18 settembre. Un evento che, come dice il suo ideatore, poggia il proprio impianto su un solido lavoro di ricerca (denominato “Mediterranei Invisibili”), che è in corso dal 2018. «Indagini sui territori calabresi e siciliani, prossimi allo Stretto di Messina, hanno contribuito a definire una conoscenza profonda, maturata sul campo. Lo Stretto, che abbraccia grandi città e piccole frazioni, costa, montagne, fiumi e fiumare è, insieme, significato e significante progettuale. Locus di ascolto, osservazione e ricerca, a corto e lungo raggio, con lo sguardo rivolto alle rive prospettanti dell’Europa, dell’Africa e del Medio Oriente possiede tutti i caratteri per essere Centro culturale del Mediterraneo internazionale e dei mille Mediterranei invisibili, attraverso l’attivazione di gruppi di studio, vero e proprio laboratorio permanente con ricaduta positiva sull’indotto culturale pubblico e privato».
La “Biennale dello Stretto” è un grande progetto culturale disegnato sul territorio con riverbero internazionale e ampie ricadute nel Mediterraneo. A contribuirvi, oltre alla società benefit “500x100”, l’Ordine degli architetti di Reggio e di Messina, la Regione Calabria, le due Città metropolitane di Messina e di Reggio Calabria, l’Università Mediterranea di Reggio e l’Ateneo peloritano, il Museo Archeologico nazionale di Reggio e il Museo regionale interdisciplinare di Messina, la Fondazione messinese del Parco Horcynus Orca e l’Adi-Associazione disegno industriale nazionale.
La seconda edizione, dunque, comincerà il 18 settembre e proseguirà fino al 14 dicembre, secondo un calendario che prevede iniziative . dal 18 al 22 settembre, dal 18 al 19 ottobre, dal 13 al 14 dicembre. Il principale polo espositivo sarà il Forte Batteria Siacci a Campo Calabro, dove verrà allestita la mostra con i progetti di architettura, la mostra fotografica e le installazioni artistiche. Le opere verranno raccolte attraverso una “call to action” generale, un contest under 35 e inviti personali dei curatori. «L’edizione 2024 – spiegano i promotori – conserverà la dimensione culturale multidisciplinare alimentata dall’Architettura, attivando un riverbero ancora più ampio sul Design, sull’Arte e sul Cinema, sull’Antropologia e sulla Scrittura, sulla Fotografia, con più ospiti e più incontri». Nel corso delle giornate di dibattito, verranno sviluppati tre specifici approfondimenti, coinvolgendo soggetti internazionali: “Città d’acqua e città porto”; “Cultura del progetto e ruolo dell’architetto”; “Scuole di Architettura e futuro della formazione”.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia