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Terni, il sindaco Stefano Bandecchi sputa l'acqua in faccia a un cittadino. Parlamentari Pd: Piantedosi intervenga

Stefano Bandecchi

Ieri, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, durante una discussione, ha sputato per due volte dell’acqua, bevuta da una bottiglietta, in faccia al proprio interlocutore, un cittadino ternano. Da quanto è stato possibile apprendere, i due - Bandecchi e il cittadino, conosciuto in città anche come opinionista sportivo - si erano dati appuntamento per le 17 di ieri sotto palazzo Spada, sede del Comune di Terni, come testimoniato anche da un post Instagram dello stesso sindaco. Entrambi si sono presentati e Bandecchi, dando seguito alla diatriba nata on-line, gli ha sputato una prima volta dell’acqua addosso - come ripreso anche da un video di TeleGalileo - poi è tornato sui propri passi e poi di nuovo ha sputato, una seconda volta addosso all’interlocutore accusandolo di essere un «provocatore politico».

Il cittadino non ha reagito, la discussione è andata avanti un po' ma senza degenerare ulteriormente, sotto l’occhio delle guardie del corpo del primo cittadino e della polizia locale nel frattempo intervenuta. (ANSA)

Parlamentari Pd: Piantedosi intervenga dopo sputi Bandecchi

Annunciano che si rivolgeranno al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al prefetto di Terni Giovanni Bruno i parlamentari del Pd Walter Verini e Anna Ascani dopo che il sindaco Stefano Bandecchi durante una discussione davanti al municipio ha sputato per due volte dell’acqua, bevuta da una bottiglietta, in faccia al proprio interlocutore, un cittadino ternano. Immagini rilanciate dai social. «Bandecchi non tocca mai il fondo della volgarità - sostengono Verini e Ascani in una nota congiunta -, della mancanza di senso e di decoro istituzionale.

Il nuovo episodio, lo sputo ad un cittadino, rappresenta una nuova ferita alla città, alla politica. Dopo le aggressioni a giornalisti, dopo le minacce e le intimidazioni a consiglieri comunali, ecco il sindaco che sputa ai cittadini». Secondo i parlamentari del Pd "questi inqualificabili comportamenti rappresentano una lesione democratica, impediscono un sereno e civile svolgimento del mandato elettivo dei consiglieri comunali e del confronto politico- istituzionale». «Occorre intervenire per interrompere questa deriva pericolosa» concludono Verini e Ascani. (ANSA)

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