La procura di Palermo ha chiesto la condanna di Rosario Crocetta, l’ex presidente della Regione Siciliana, dell’armatore Ettore Morace e dell’ex collaboratore di Crocetta Massimo Finocchiaro, oggi assessore ai Grandi eventi, allo Sport e alle attività produttive della giunta comunale di Messina.
Per l’ex presidente della Regione sono stati sollecitati sette anni di carcere, mentre per Morace e Finocchiaro sei anni e sei mesi ciascuno. La procura ha chiesto anche una multa per la compagnia marittima di 400 mila euro.
Secondo l’accusa la Regione, col suo governatore dell’epoca, avrebbe «cucito» un bando su misura, in cambio di tangenti, che avrebbe consentito alla compagnia Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines, di mantenere il monopolio nei collegamenti marittimi con le isole minori.
Sempre con lo stesso fine sarebbe, poi, arrivata una proroga del servizio nel 2017 in cambio di un contributo elettorale di 5 mila euro con cui Morace finanziò il movimento politico dell’ex presidente della Regione “Riparte Sicilia”.
Ad ottobre sarà la volta dei legali delle difese, Vincenzo Lo Re, Giovanni Di Benedetto, Marcello Montalbano e Nunzio Rosso.
Il processo a carico dei tre è rimasto a Palermo dopo che la terza sezione del Tribunale del capoluogo, presieduta da Fabrizio La Cascia, nel giugno del 2020 aveva respinto la nuova eccezione di incompetenza presentata dal legale di Morace, Giovanni Di Benedetto, dopo quella accolta in sede di udienza preliminare, che aveva portato allo stralcio e al trasferimento a Trapani di altre dieci posizioni.
Le presunte irregolarità erano state denunciate da alcuni dirigenti dell’assessorato regionale ai Trasporti, in particolare da Dorotea Maria Piazza, che per questo avrebbe subito pesanti minacce (“la pagherete cara, è questione di tempo, ma la pagherete cara!”) dall’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio. Anche il ruolo di Crocetta e Finocchiaro sarebbe stato quello di spingere Piazza e il collega Fulvio Bellomo ad implementare i servizi di trasporto da e per le isole minori della Liberty Lines, in modo da fare arrivare altro denaro pubblico alla società dei Morace.
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