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Addio a Totò Schillaci, Meloni: "Buon viaggio campione". Gravina: "Il suo volto simbolo di gioia". Baggio: "Ciao amico mio"

Totò Schillaci (1 dicembre 1964)

«Ci lascia un’icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Le parole di Gravina

"Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano - ricorda il presidente della Figc Gabriele Gravina - Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale".

Il cordoglio del Palermo

Il Palermo FC, con il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia City Football Group, «esprime il proprio grande cordoglio per la prematura scomparsa di Salvatore Schillaci e si stringe al dolore della famiglia di Francesco Di Mariano». Protagonista assoluto delle «Notti Magiche» di Italia '90, Totò Schillaci, 59 anni, «ha scritto con i suoi gol pagine indelebili della storia del calcio, regalando pura gioia ai palermitani in tutto il mondo».

La Lega si serie A saluta Totò

"La Lega Serie A e tutti i suoi club si stringono ai familiari e all’intera comunità calcistica e dei tifosi italiani per la scomparsa di Salvatore "Totò" Schillaci". "Schillaci - ha dichiarato il presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini - è stato un campione che ha illuminato le "notti magiche" dei mondiali di Italia '90, aggiudicandosi anche i titoli di capocannoniere e migliore giocatore della competizione. La sua voglia di emergere e arrivare ai massimi livelli nel calcio è stata e continuerà ad essere fonte di ispirazione per i tantissimi giovani che inseguono il sogno di giocare in Serie A".

Il pensiero di Schifani

"Con Totò Schillaci se ne va un campione che è diventato l’icona del calcio italiano nel mondo. I suoi occhi sgranati per una decisione arbitrale non condivisa sono l’immagine simbolo dei Mondiali del 1990, dei quali fu assoluto protagonista grazie ai suoi goal che regalarono agli italiani le notti magiche rimaste nella memoria di tutti. Schillaci è stato il simbolo della tenacia, della voglia di trovare un riscatto a una vita di sacrifici che è andata persino oltre al talento, consentendogli di costruire una grande carriera, partendo dal Messina fino ad arrivare a grandi club come Juventus e Inter e alla consacrazione in Nazionale. Totò ha amato profondamente la sua città, Palermo, operando nel sociale in favore dei giovani. Nell’onorare il ricordo di questo grande uomo di sport, rivolgo ai suoi familiari il messaggio di vicinanza e cordoglio mio personale e a nome di tutti i siciliani". Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

La Juve ricorda Schillaci

"Ci ha lasciati oggi Salvatore Schillaci; presto, troppo presto, a 59 anni". Lo scrive la Juventus sul proprio sito internet, poco dopo la morte dell’ex attaccante siciliano che ha vestito la maglia bianconera nei suoi anni migliori. "Ci innamorammo da subito di Totò - continua il club bianconero -. Della sua voglia, della sua storia, del suo essere appassionato, e si vedeva in ogni partita che giocava. Noi della Juve abbiamo avuto la fortuna di entusiasmarci per lui prima che, in quell'incredibile estate del 1990, lo facesse l’Italia intera, ammaliata da quelle sue esultanze così meravigliosamente energiche. Perché Totò alla Juve arrivò nell’89, e in quella stagione segnò 15 gol in campionato, 4 in Coppa Uefa e 2 in Coppa Italia. Numeri che, appunto, gli valsero la maglia azzurra nel Mondiale italiano, che - anche grazie a lui - divenne quello che tutti ricordiamo come il mese delle "Notti Magiche". Capocannoniere della competizione e, con la Nazionale, terzo, per un immenso sogno collettivo fermato solo da quei calci di rigore di Napoli. La sua storia bianconera andò avanti altri 2 anni, fino al 1992, per 132 presenze e 36 gol. E trentasei di quelle magnifiche esultanze che adesso riguardiamo con il groppo in gola. Ciao, Totò. Grazie".

La commozione di Baggio

"Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia90 vissute insieme. Fratelli d’Italia per sempre". Con questo post su Instagram e una foto che li ritrae insieme mentre abbracciati festeggiano un gol della Nazionale, Roberto Baggio ricorda Salvatore Schillaci, suo ex compagno di squadra alla Juve e in Nazionale.

I messaggi di Inter e Milan

Anche Milan e Inter sui rispettivi profili social esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Schillaci. «Ci ha lasciati il simbolo di una Nazionale azzurra che ha rappresentato con coraggio tutto il calcio italiano. Saremo per sempre orgogliosi di Totò Schillaci. Alla sua famiglia il nostro pensiero e la nostra vicinanza», il pensiero del Milan. «Ha fatto sognare una nazione intera durante le Notti Magiche di Italia '90. FC Internazionale Milano si stringe intorno alla famiglia Schillaci per la scomparsa di Totò», si legge nel post dell’Inter.

Il ricordo di Zoff

"Per me è un dispiacere davvero forte, Totò era un grande ragazzo, gli volevo bene, mi piaceva particolarmente". Con queste parole rilasciate all’agenzia Italpress, Dino Zoff ricorda Salvatore Schillaci.

Mancini ricorda le Notti magiche: 'Ciao Totò'

«E sciogli in un abbraccio la follia, Notti magiche inseguendo un gol sotto il cielo di un’estate italiana». L’ex azzurro e ct della l’Italia Roberto Mancini rende omaggio a Totò Schillaci con una storia su Instagram che ricorda le Notti magiche del Mondiale del '90 e la celebre canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.

Donadoni 'uomo semplice, pezzo di vita che se ne va'

«Ricordo una ragazzo dalla grande semplicità, voglia e determinazione. Io l’ho vissuto a Italia '90, quelle che mi sono rimaste impresse sono proprio queste caratteristiche; la sua grinta nel cercare di esprimere le sue doti e il suo talento ma tutto condito da una grande semplicità. Una cosa che rimarrà sempre impressa nella mia memoria e anche in quella di tutti noi che lo abbiamo vissuto». Così, parlando con l’ANSA, Roberto Donadoni, ex commissario tecnico dell’Italia e compagno di squadra ai mondiali di Italia '90, ricorda Totò Schillaci. «E' stato un periodo speciale per lui, per noi e sono molto addolorato perché mai avrei immaginato una cosa simile, è un pezzo di vita che se ne va», prosegue. Donadoni, poi, sottolinea come Schillaci fosse «quasi incredulo di aver raggiunto un obiettivo così importante come quello di giocare in Nazionale ed essere protagonista in un mondiale. Questo ha significato molto per noi. Quello è stato assolutamente il suo mondiale», conclude.

Il cordoglio del Sindaco della città di Messina, della giunta municipale e del direttore generale

Il sindaco Federico Basile, insieme al vicesindaco Salvatore Mondello, alla Giunta municipale e al direttore generale del comune di Messina Salvo Puccio, esprime profondo cordoglio per la morte di Totò Schillaci, ex attaccante dell'Acr Messina e della nazionale azzurra. "In questo momento di grande dolore – dichiara il Sindaco – siamo vicini alla famiglia ed esprimiamo la vicinanza a nome mio, della Giunta comunale, del Direttore generale e dell'intera cittadinanza messinese, che ha visto crescere Totò sia dal punto di vista calcistico che personale. Schillaci infatti ha mosso nella città di Messina i primi passi che successivamente gli hanno permesso di arrivare nel grande calcio, affermandosi con Juventus, Inter e in campo internazionale con la maglia azzurra. Tutti ricordano le sue imprese, le sue giocate, i suoi gol che hanno trascinato la squadra giallorossa dalla serie C2 fino alla B. Un legame che non si è mai interrotto con la nostra città e che l'ha portato anche di recente, prima che la sua malattia degenerasse, ad essere presente tra di noi ad alcune iniziative".

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