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Totò Schillaci e l'impegno contro la mafia: dal sostegno ad Addiopizzo all'arresto di Messina Denaro

Non solo l'impegno al fianco di chi lotta contro la mafia, ma anche la testimonianza durante l'arresto di Matteo Messina Denaro

«Totò Schillaci ancor prima di essere un grande calciatore è stato e rimane un uomo che, non dimenticando le sue origini, ha voluto dedicare il secondo tempo della sua vita anche a quelle periferie di Palermo da dove proveniva. Per noi è stato un privilegio averlo avuto accanto nell’impegno che da diversi anni ci vede coinvolti alla Kalsa di Palermo proprio per creare alternative sane in un contesto investito da miseria e degrado». Lo dicono i volontari dell’associazione Addiopizzo che ricordano ancora quando Totò Schillaci è stato testimonial di iniziative per i bambini del quartiere di Palermo. «Oggi vogliamo ricordare Totò con un filmato di tempo fa in cui insieme abbiamo fatto un pezzo di strada importante - aggiungono i volontari - per e con la comunità di piazza Magione. Buon viaggio Totò e grazie di tutto».

Non solo l'impegno al fianco di chi lotta contro la mafia, ma anche la testimonianza durante l'arresto di Matteo Messina Denaro. «Ero in ospedale che stavo aspettando per entrare, saranno state più o meno le 8,15, poi ho visto arrivare tutti i carabinieri mascherati, incappucciati e ci hanno bloccato tutti». Così raccontò Totò che il 16 gennaio del 2023 fu testimone inconsapevole dell’arresto del super latitante avvenuto nella Clinica Maddalena, dove anche l’ex bomber - come il boss - era in cura per un tumore.

«Ero nella zona del bar - aggiunse Schillaci - non sono nemmeno arrivato a entrare perchè stavo fumando una sigaretta quando ho visto arrivare improvvisamente uomini incappucciati, mascherati con il passamontagna che ci hanno fermato tutti. Non sono riuscito a vedere molto, perchè ci hanno detto di rimanere fermi dove eravamo. Sembrava un manicomio, sembrava una scena da far west per quello che stava succedendo».

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