Lite sfocia in tragedia a Molfetta, ragazza di 19 anni uccisa in un bar (morta per schock emorragico). Il titolare del locale: “Ho visto l'inferno”
Una ragazza di 19 anni, Antonia Lopez, è morta dopo essere stata ferita con colpi di arma da fuoco durante una lite avvenuta la notte scorsa in un locale di Molfetta, nel nord Barese. Il bilancio parla anche di tre feriti e uno di questi è stato colpito da un proiettile al polpaccio destro ed è ricoverato al Policlinico di Bari; gli altri due, feriti lievemente, probabilmente saranno dimessi in giornata. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Bari per il presunto coinvolgimento di esponenti di un clan mafioso.
Antonia morta per schock emorragico
È morta per shock emorragico Antonia Lopez, la ragazza di 19 anni, di Bari, ferita mortalmente con alcuni colpi di arma da fuoco sparati durante una lite tra rampolli di due clan rivali mentre era con amici nel Bahia Beach di Molfetta, in provincia di Bari. Le ferite sul suo corpo sarebbero diverse e concentrate per lo più sul tronco. Quella mortale che ha provocato una forte perdita di sangue, sarebbe dovuta a un proiettile che l’ha centrata alla spalla con conseguente rottura di alcuni vasi sanguigni afferenti alla aorta. Altre lesioni, invece, sarebbero state provocate dai cosiddetti proiettili secondari, ovvero da frammenti di pallottole. Per lei è stato inutile l’arrivo del personale del 118, intervenuto sul posto su chiamata dei carabinieri, che ne ha solo constatato il decesso. Altre quattro persone, di età compresa tra i 20 e i 26 anni, sono rimaste lievemente ferite ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. Si tratta del ragazzo che era con lei, un rampollo del rione Japigia di Bari, Eugenio Palermiti, 20 anni, figlio di Gianni e nipote omonimo capoclan del rione; e di Francesco Crudele, autista di Palermiti, a cui nel 2009 fu ucciso un parente in un agguato mafioso. Palermiti ha lesioni alle mani. Gli altri due feriti - a quanto è dato sapere - non hanno precedenti di polizia.
Lo choc del titolare del bar
È stato un attimo. Erano le 2:45, verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale». Nicola Spadavecchia, titolare del locale della litoranea di Molfetta, dove la notte scorsa nel corso di una rissa, una ragazza di Bari è morta dopo essere stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco e altri due ragazzi sono rimasti feriti. «Io non ero in pista, ero nel mio ufficio - continua l'imprenditore - questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l’inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne». Sul posto sono ancora in corso indagini e rilievi dei carabinieri che sono coordinati dalla Dda di Bari e «non so ancora se mi sequestrano il locale», aggiunge Spadavecchia. "Siamo vicino alla famiglia della giovane donna rimasta uccisa ma anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi», conclude.
Affranto il sindaco di Molfetta
«Quanto è accaduto, questa notte a Molfetta, all’esterno del Lido Baiha, con una maxi rissa sfociata in una sparatoria, ci rattrista e ci preoccupa. Non si può morire a 20 anni e non si può morire così al di là delle motivazioni che sono a monte della vicenda. Tutte ingiustificabili. Tutte deprecabili». ha scritto sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini.