Mercoledì 02 Ottobre 2024

Cucciolo di ippopotamo pigmeo diventa star dei social: grazie a lui pieno di visitatori in uno zoo della Thailandia

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In Thailandia grazie alla nascita di un cucciolo di ippopotamo pigmeo - specie in via di estinzione - è quadruplicata la vendita dei biglietti in uno zoo. Complice dell’introito record il fatto che il piccolo è diventato una star sui social media. Moo Deng - questo il suo nome che in tailandese significa «maiale che rimbalza» - ha attirato questo mese decine di migliaia di visitatori allo zoo all’aperto di Khao Kheow. Due mesi fa, Moo Deng è diventato virale su TikTok e Instagram per le sue buffonate, ispirando merchandising e meme. Le vendite dei biglietti tra l’inizio di settembre e ieri hanno raggiunto quasi 590 mila dollari, più di quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo un portavoce dello zoo. Fan da tutto il mondo hanno fatto la fila per ore fuori dal suo recinto, costringendo i guardiani a limitare il tempo di visita di Moo Deng a cinque minuti per visitatore. Lo zoo ha organizzato una trasmissione in diretta ininterrotta del recinto degli ippopotami, al fine di ridurre i tempi di attesa e soddisfare i fan che non possono raggiungere il sito. Sperando anche che la febbre di Moo Deng aumenti le vendite di merchandising, la scorsa settimana lo zoo ha lanciato una linea di magliette a tema ippopotamo pigmeo. Vendute a nove dollari l’una, al momento sono acquistabili solo in loco. «Abbiamo assunto una società esterna per aiutarci a realizzare i prodotti Moo Deng, come magliette e pantaloni», ha detto il portavoce dello zoo, aggiungendo che qualsiasi profitto generato sarà utilizzato per migliorare le strutture per tutti gli animali nello zoo, e non per solo per la sua stella. Meno entusiasta, l’associazione animalista Peta si è rammaricata che l’animale fosse in cattività. «Non c'è niente di carino nel fatto che un bambino nasca in cattività», ha affermato l’organizzazione sul suo sito web. Gli ippopotami pigmei in via di estinzione sono originari dell’Africa occidentale. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Uicn), nel mondo ne restano solo tra 2.000 e 2.500.

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