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In Calabria la maggiore disuguaglianza di reddito nell'Ue. L'Annuario Eurostat sulle regioni europee

Nella disparità sulla distribuzione del reddito il record negativo europeo va alla Calabria: il reddito del 20% dei più ricchi era 8,5 volte superiore al reddito del 20% dei più poveri. Lo rileva Eurostat nell’Annuario sulle regioni europee.

L’ufficio di statistica europeo utilizza il rapporto tra quintili di reddito, ovvero il rapporto tra la quota di reddito percepita dal 20% della popolazione più ricca con il 20% della popolazione con il reddito minore.

Alle spalle della Calabria i rapporti più alti sono stati osservati nella regione rumena di Sud-Vest Oltenia (7,4) e nella regione della capitale bulgara di Yugozapaden (7). All’opposto, più equità si è vista nella regione della capitale slovacca di Bratislavskì kraj, dove la quota di reddito totale detenuta dal 20% della popolazione con i guadagni più alti era 2,7 volte superiore alla quota detenuta dal 20% della popolazione con i guadagni più bassi.

In Italia la maggior disparità regionale in Ue su occupazione

Nel 2023 in Ue le maggiori disparità regionali per i tassi di occupazione sono state osservate in Italia. Lo rileva Eurostat nel nuovo Annuario sulle regioni europee. Tutti i paesi orientali e baltici multiregionali, così come Danimarca, Irlanda, Spagna e Svezia, hanno segnalato che il loro tasso di occupazione più elevato si trovava nella loro regione capitale. Al contrario, in Belgio, Germania e Austria la situazione era più o meno opposta, poiché le loro regioni capitali hanno registrato alcuni dei tassi di occupazione più bassi. Diversi paesi Ue affrontano notevoli disparità nel mercato del lavoro tra le regioni, con carenze di manodopera in alcune regioni in contrasto con una disoccupazione persistentemente elevata in altre. Un coefficiente di variazione ponderato per la popolazione fornisce un mezzo per analizzare queste disparità intraregionali. In generale, nota ancora l’ufficio di statistica europeo, si è verificata una divisione nord-sud. Per quel che riguarda l'Italia segnala Eurostat che la regione alpina della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen ha registrato il tasso di occupazione più elevato (79,6%), mentre le regioni meridionali di Calabria e Campania hanno registrato i tassi più bassi (entrambi 48,4%). Dopo l’Italia, Belgio (8,5%), Romania (7,7%) e Spagna (6,9%) hanno registrato i successivi coefficienti di variazione più elevati per i tassi di occupazione regionali nel 2023.

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