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Scuola, Valditara: pensiamo ad assicurazione sanitaria per prof e Ata. Il voto in condotta è una rivoluzione, nessuna repressione

«Stiamo pensando ad una assicurazione sanitaria per il personale della scuola. Ormai ce l’hanno i privati, tutti i dirigenti hanno una assicurazione sanitaria. Lo Stato deve garantire il benessere. Per questo abbiamo pensato agli sconti per il personale docente: bisogna pensare ad un insegnante rispettato, valorizzato, da lì si costruisce e si cambia la società». A dirlo è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto al convegno 'L'Italia dei conservatori: Europa, futuro, libertà' in corso a Roma.

Il ministro ha aggiunto che «le linee guida dell’educazione civica del passato, anche quelle abbozzate dalla ministra Azzolina, erano un pasticcio, c'era tutto. «Per me è una aberrazione pensare ad un genitore che picchia un insegnante: lo scorso anno le violenze e le aggressioni nelle scuole sono aumentate del 110% . E’ molto più efficace aumentare le spese per chi aggredisce, colpirlo sul portafoglio, magari la prossima volta ci si penserà due volte», ha proseguito Valditara. "Questa non è una sinistra illuminata purtroppo: mi hanno accusato perchè voglio valorizzare la parola lavoro, l’impegno; i ragazzi devono capire che il lavoro è bello, realizzante», ha detto in un altro passaggio. «Questo è un grande lavoro culturale che viene attaccato da una sinistra marxista-comunista: dicono che voglio lo sfruttamento degli studenti, guai a mettere l’impresa dentro la scuola. Lo diceva Gramsci, rispettabilissimo ma con una visione molto diversa dalla mia. E’ un rigurgito di idee stantie, lontane dalla mia visione. C'è un sindacato e certa politica che sono rimasti indietro con la storia, sanno solo inventarsi tante sciocchezze». Valditara ha anche  ribadito che il nuovo contratto per la scuola sfiorerà il 6% di aumento.

La nuova educazione civica e il nuovo voto in condotta - ha poi detto Valditara - sono «una rivoluzione culturale e si scontra con chi» ha portato avanti modelli differenti nel passato. «Io non ho in mente uno Stato repressivo come dice scioccamente certa sinistra ma la responsabilità è al centro di una società liberale che non è anarchica. Anarchia e comunismo per fortuna sono state sconfitte. Quando Schlein parla solo di diritti non si capisce che la stessa Costituzione parla di diritti e doveri. La responsabilità è individuale non è sempre e solo responsabilità della società. Di fronte a scuole devastate all’indomani delle occupazioni dico che si tratta di teppismo: non c'entra nulla con la politica e mi indigna che ci siano politici che non lo ammettano, è teppismo non sono azioni contro il governo ma contro i cittadini italiani, noi tutti ci rimettiamo i soldi. A volte sono stati distrutti persino i bagni delle scuole: chi rompe paga, se è consentito tutto, se chi rompe non paga, è finita. L’autorità è un principio importante, fondamentale: basta fare quello che si vuole, se ognuno fa quello che gli pare, la società implode, non ha futuro. All’estero non è così, solo da noi si è rimasti affezionati a residui sessantottini, solo certo sindacato. Tutto questo deve cambiare»

"Molto disagio deriva dal fatto che spesso lo studente ha perso entusiasmo: dobbiamo riaccendere l’interesse nei ragazzi ma il rispetto è fondamentale», ha proseguito il ministro che ha ricordato come secondo alcuni studi il bullismo diminuisce l'aspettativa di vita, porta depressione, insuccesso scolastico, persino suicidi: dobbiamo intervenire sulle motivazioni ma anche, quando è necessario, con l’antibiotico se la febbre è alta», ha concluso Valditara.

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