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L'Inps chiede di essere parte civile contro Daniela Santanchè. E Visibilia chiede di patteggiare

Il ministro Daniela Santanchè alla conferenza stampa 'Viaggio italiano' alTouring Club Italiano, 10 Settembre 2024ANSA/MATTEO CORNER

L’Inps, con l’avvocato Aldo Tagliente, chiede di costituirsi parte civile per gli eventuali danni nell’udienza preliminare, iniziata davanti al gup di Milano Tiziana Gueli, a carico della ministra del Turismo Daniela Santanchè e altri due imputati, tra cui il compagno Dimitri Kunz, e due società nel procedimento per truffa aggravata ai danni dell’ente sul caso Visibilia.

Per i pm, Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, società del gruppo fondato dalla senatrice di FdI, hanno chiesto e ottenuto la cassa integrazione in deroga nel periodo della pandemia Covid per 13 dipendenti per 126mila euro, ma questi ultimi in realtà lavoravano.

Ex società Santanchè chiede di patteggiare in udienza per truffa

Ha chiesto di patteggiare Visibilia Editore spa, imputata assieme, tra gli altri, alla ministra del Turismo Daniela Santanchè nell’udienza preliminare con al centro l'accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps per presunte irregolarità sulla cassa integrazione in deroga nel periodo Covid. E la difesa della senatrice di FdI ha chiesto che il procedimento venga trasferito per competenza territoriale a Roma, sede dell’ente previdenziale, e sull'istanza difensiva il gup di Milano Tiziana Gueli deciderà il prossimo 23 ottobre. Nel frattempo, l’Inps è stato ammesso come parte civile per i danni patrimoniali e di immagine. Nell’istanza di patteggiamento, con il parere favorevole della Procura, per la spa, una delle due società imputate, viene proposto il pagamento di una sanzione pecuniaria di 23mila euro, oltre al versamento dei soldi contestati nei verbali di accertamento dell’Inps. Da Visibilia Editore spa Santanchè ha dismesso cariche e quote nel 2022.

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