
Il governo nazionale ha dato il via a una maxi selezione che porterà a 663 assunzioni a tempo indeterminato nei Comuni e alla Regione. Palazzo d’Orleans è pronto a sua volta a bandire un concorso che metterà in palio altri 79 posti negli assessorati. E sta per uscire pure il concorso per entrare nella rete di assistenza socioassistenziale siciliana.
È un calendario fittissimo. In cui la prima data in rosso l’ha fatta segnare ieri il dipartimento nazionale per le Politiche di Coesione che ha pubblicato il bando per 71 posti a Roma e altri 2.219 in tutte le regioni del Sud. Si tratta di una selezione che permetterà di assumere figure specifiche che si occuperanno di fondi europei: in Sicilia i posti messi a concorso sono 663, divisi fra Regione e quasi tutti i Comuni.
Nel dettaglio il bando prevede di selezionare nell’Isola 16 funzionari specializzati in ecologia e ambiente, 175 in economia e statistica. E ancora, 30 posti sono disponibili nel settore giuridico amministrativo, 56 in quello informatico digitale e 346 sono i posti nei settori tecnici presso le Citta Metropolitane e i Comuni.
Le domande possono essere già presentate, per via digitale, collegandosi al portale www.inpa.gov.it e accedendo alla sezione «bandi». Il termine scadrà il 7 novembre.
Il maxi concorso si articola in una sola prova scritta. E i tempi si annunciano brevissimi. I vincitori saranno assunti tutti a tempo pieno e indeterminato si occuperanno di curare i dossier che riguardano la progettazione delle opere finanziate con i fondi comunitari.
Ma il maxi concorso è anche il segnale della riapertura, a livello nazionale, della porta delle amministrazioni pubbliche. E per questo motivo il bando è stato diffuso con enfasi dai meloniani siciliani. «Per l'impiego e la richiesta dei fondi europei serve personale specializzato che si dedichi esclusivamente a questo - ha commentato Carolina Varchi, deputata nazionale e responsabile dell’area Mezzogiorno di Fratelli d’Italia -. Molti fondi vanno perduti perché mancano unità formate, soprattutto nei piccoli Comuni. Per questo l'assunzione di 2200 funzionari, a tempo indeterminato, attraverso un bando di concorso Ripam specifico per le amministrazioni territoriali del sud è un investimento che verrà ripagato proprio attraverso l'aumento dei fondi europei che saranno spesi».
Nel conto vanno messi anche i 71 posti al ministero, per i quali ovviamente possono concorrere da tutte le regioni. Si apre così anche una stagione di concorsi.
La Regione sta per pubblicare quello per 63 funzionari esperti in materie economiche e altri 16 che verranno impiegati nell’area dei controlli.
Il bando è atteso per fine novembre. E sarà il primo di una serie che dovrebbe avere una accelerazione nel corso del 2025, quando l’accordo fra il governo regionale e il ministero dell’Economia che ha sbloccato il turn over produrrà i suoi effetti maggiori in termini di posti che si creeranno.
Ciò che non emerge dai bandi è un aspetto che invece è molto chiaro alla plancia di comando dell’assessorato regionale al Personale.
Partecipare a tutti questi bandi, anche quelli del ministero, permetterà di aver accesso alle pubbliche amministrazioni a un numero maggiore di candidati rispetto a quanto non previsto inizialmente nel bando.
Ciò perché, soprattutto alla Regione, si registra ormai stabilmente una rinuncia all’assunzione da parte del 30% dei vincitori. E questo ha obbligato l’assessorato alla Funzione Pubblica a scorrere negli ultimi due anni tutte le graduatorie in suo possesso fino al loro esaurimento.
E alcune di queste graduatorie sono le stesse di quelle che si formeranno col con corso bandito a livello nazionale ieri.
E nel frattempo sta maturando un ultimo concorso che si annuncia ricco di posti. Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha mandato nei giorni scorsi un avviso a tutti i distretti socio-sanitari per fare un monitoraggio dei posti vuoti.
Il tutto in vista proprio di un altro concorso che verrà finanziato dal ministero e che ruoterà per lo più intorno alla ricerca di assistenti e funzionari socio-pedagoci e pedagogisti, funzionari amministrativi, contabili ed esperti in rendicontazione e psicologi.
Anche in questo caso le prime direttive inviate ai distretti socio-sanitari indicano che il monitoraggio in corso permetterà di individuare «il fabbisogno, per i prossimi 3 anni, per le figure professionali da impegnare a tempo pieno e in modo esclusivo e dedicato nell’attività connesse alla corretta implementazione e attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali».
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