Era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti (tra cui, come riferisce il Corriere di Napoli, quella di Nicola Gratteri), tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia. Ai giudici del tribunale dei Riesame di Napoli la Procura ha chiesto la conferma della detenzione in carcere per l’indagato, difeso dall’avvocato Gioacchino Genchi.