«In sole due ore ben 9 persone vennero fatte scendere dalla Open Arms sostenendo di vivere condizioni di stress o di essere incompatibili con altri migranti, senza bisogno di attestare problemi di salute. E questo perchè la Guardia Costiera italiana aveva aperto un canale perchè voleva aiutare i profughi e chiunque non si adattasse alla vita sulla nave, indipendentemente da problemi di salute». Lo dice, nella sua arringa difensiva, Giulia Bongiorno, la legale del ministro Matteo Salvini al processo Open Arms. «Cioè se dicevi non mi adatto alla vita a bordo potevi scendere. - spiega - Allora mi chiedo: che sequestro di persona è se uno può sbarcare facendo semplicemente presente che non si adatta alla vita della nave? O se dichiarando di avere problemi di insonnia e stress esce senza alcun controllo." «Cioè se Open nota che basta fare queste dichiarazioni per far scendere 9 persone in due ore, perché non sbarca tutti? - si chiede - Perché non vivevano condizioni di disagio? E allora o stavano bene o Open poteva tranquillamente farli scendere il 16 agosto». «A un certo punto - conclude - sarebbe bastato solo mandare una email coi moduli già compilati sulle condizioni a bordo per farli scendere. L’Italia si è messa in ginocchio. E tu sequestrato davanti al carceriere che ti chiede un’email che fai? volti le spalle?»