Inquinamento colposo, sigilli al depuratore di Noto. Tra gli 8 indagati anche l’ex e l'attuale sindaco
La Procura di Siracusa ha notificato un avviso di garanzia a otto persone nell’ambito di un’inchiesta per inquinamento ambientale colposo relativo ai diversi impianti di depurazione a Noto, nel Siracusano. Tra i destinatari l’ex sindaco Corrado Bonfanti e l’attuale sindaco di Noto Corrado Figura e poi direttore ed ex direttore insieme ai componenti del Cda della Aspecon, società che per conto dell’amministrazione comunale gestisce il sistema idrico integrato nel comune. Il gip del tribunale di Siracusa ha inoltre emesso un procedimento di sequestro degli impianti anche se l’attenzione degli inquirenti è puntata sull'impianto di depurazione di Passo Abate. La notizia ha trovato conferme in ambienti giudiziari. «Sono molto sereno e fiducioso del lavoro della magistratura - ha commentato con l’ANSA l’ex sindaco Corrado Bonfanti -. Come amministrazione abbiamo sempre attività tutte le iniziative necessarie mai problemi sono evidenti anche perché eravamo da anni in attesa dell’Assemblea territoriale idrica di Siracusa che lo scorso settembre ha aggiudicato al aggruppamento temporaneo di impresa - formato da Acea e dalla società Cogen - la gara per la selezione del socio privato di Aretusacque spa, società mista che sarà partecipata al 51% dai Comuni del territorio. Massima collaborazione e ognuno si assumerà le proprie responsabilità». «Si tratta di un’inchiesta precedente la mia amministrazione - precisa all’ANSA il sindaco di Noto, Corrado Figura -, che si è conclusa quando io ero in carica da circa un mese. La mia amministrazione anzi ha effettuato in questi anni interventi in tutti gli impianti di depurazione e richiesto finanziamenti alla Regione».