Domenica 27 Ottobre 2024

Le piazze della pace: da Palermo a Milano, fino a Roma. In 80mila chiedono fine delle guerre

Da Bari fino a Milano, passando per Roma. Oggi oltre 80.000 persone in sette piazze dove sventolava la bandiera della pace hanno chiesto la fine delle guerre. I primi cortei si sono mossi nelle mattinate assolate di Bari, Cagliari e Palermo raccogliendo migliaia di persone. Nel pomeriggio hanno iniziato il loro cammino le lunghe file, con decine di migliaia di persone che hanno contraddistinto le manifestazioni di Roma e Firenze. Mentre nemmeno la pioggia battente ha scoraggiato le numerose presenze nelle piazze di Milano e Torino. «In totale oggi sono scese in piazza per fermare la guerra e costruire la Pace oltre 80.000 persone», ha comunicato la Rete Pace e Disarmo. E nella Capitale, alla manifestazione promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci, sostenuta da oltre 350 organizzazioni della società civile, sono stati oltre 20 mila i partecipanti. Tra le bandiere della pace, anche quelle dell’Anpi e della Cgil. E a Roma hanno sfilato anche le delegazioni dei partiti. Dai leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, dal corteo romano, è stata scandita la richiesta dello stop al riarmo, e fatto un appello alle opposizioni affinché si impegnino per un’azione comune in Parlamento contro le spese militari, a partire dalla manovra. A sfilare anche Il Partito Democratico, con una delegazione della segreteria nazionale guidata dal responsabile esteri Peppe Provenzano, la coordinatrice Marta Bonafoni e i componenti della segreteria Annalisa Corrado, Alfredo D’Attorre e Marco Furfaro insieme al capogruppo al Senato Francesco Boccia, e deputati e eurodeputati Laura Boldrini, Roberto Morassut, Nicola Zingaretti e Marco Tarquinio. E in prima fila il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenuto dal palco al Colosseo: «Bisogna che il governo italiano e tutti i governi diano voce a chi oggi dice 'cessate il fuocò e fermi chi sta massacrando persone, penso in particolare a quello che sta facendo il governo Netanyahu, che sta addirittura dicendo che l’Onu è inutile e attacca anche le sue basi», ha affermato il segretario. E poi l’affondo: «Quello che sta facendo Israele non è solo un danno, perché sta massacrando il popolo palestinese, ma credo che sia un suicidio anche per il popolo israeliano». Nella Capitale anche una protesta contro la politica: la scritta 'guerrafondaì e l’impronta delle mani rosse 'insanguinatè sulle foto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro Guido Crosetto, della segretaria del Pd Elly Schlein e dell’esponente di Avs Angelo Bonelli. Dal corteo di Bari arriva invece il monito di Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi: «C'è il pericolo reale di una guerra mondiale e solo un pazzo rimarrebbe indifferente a questo pericolo». E sia nella Capitale sia a Milano in piazza per la pace c'erano anche in palestinesi che dicono «non siamo nemici degli ebrei. Gli ebrei hanno sempre vissuto assieme a noi, quando sono stati perseguitati in Europa li abbiamo accolti in Palestina. Speravamo - ha detto ha detto il presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio, Yousef Salman - che la Comunità Ebraica fosse in piazza con noi contro la guer

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