Giovedì 21 Novembre 2024

Dossieraggio, Calamucci uno degli arrestati: "Ho 800mila dati riservati nell'hard disk"

Nunzio Samuele Calamucci avrebbe avuto «a disposizione» un «hard disk contenente ottocentomila Sdi», ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell’ordine. «Ottocentomila Sdi, c'ho di là», diceva intercettato parlando lo scorso gennaio con l’ex poliziotto Carmine Gallo, anche lui arrestato. In un’altra conversazione del novembre 2023, Calamucci avrebbe avuto la preoccupazione di "mettere da parte», ossia trasferire dati, di «sei, sette milioni di chiavette che c'ho io». Aveva una «mole di dati da gestire - scrivono i pm - enorme, pari almeno a 15 terabyte». Lo si legge negli atti dell’inchiesta della Dda di Milano. Anche Gallo, ora ai domiciliari, parlando con Calamucci - entrambi, per l’accusa, al vertice del "gruppo» che fabbricava dossier - faceva riferimento alla "destinazione finale del proprio archivio», che era «occultato" a casa della segretaria della società di investigazione Equalize, amministrata dallo stesso ex ispettore di polizia e di proprietà di Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano. Gallo spiegava, si legge negli atti, di aver portato da poco degli scatoloni a casa della segretaria e che lei li avrebbe dovuti spostare in un garage. «Non c'ha le chiavi del garage - raccontava - quindi gli scatoloni li ho portati a casa sua. Ha detto poi li porta lei giù (...) così siamo a posto, non dobbiamo avere nulla qua».

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