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Raccolta illecita di dati, non solo Milano. La procura di Roma apre un'inchiesta sulla "Squadra Fiore"

Un gruppo clandestino, di cui farebbero parte anche ex appartenenti delle forze dell’ordine, che procacciava illecitamente informazioni da diversi data base e confezionava dossier, anche per committenti internazionali. Non c'è solo l’inchiesta di Milano sulle cyber spie e sulla compravendita di informazioni riservate: da marzo scorso la procura di Roma sta infatti indagato su una banda che sempre avere come attività principale lo spionaggio industriale. Nel procedimento si ipotizzano i reati «classici» legati all’attività di dossieraggio: accesso abusivo a sistema informatico, violazione delle norme sulla privacy ed esercizio abusivo della professione.

Il fascicolo al momento sarebbe a carico di ignoti ma chi indaga avrebbe individuato almeno cinque persone che hanno avuto un ruolo attivo nel gruppo clandestino. L’incartamento avviato in primavera a piazzale Clodio viaggia dunque in parallelo con la maxindagine della Procura di Milano sul furto di dati sensibili su larga scala e che vede iscritti nel registro, tra gli altri, il presidente di Fondazione Fiera Milano ed ex ad di Eur Spa, Enrico Pazzali, l’ex poliziotto Carmine Gallo e l’informatico Nunzio Samuele Calamucci. L'attività dei due uffici giudiziari è, comunque, coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia.

A stabilire un collegamento tra le due indagini sarebbe la figura di Calamucci che alcuni mesi fa ha raccontato ad un giornalista del sito Today.it dell’esistenza della struttura clandestina nella Capitale. Il cronista sarebbe stato già ascoltato due volte dagli inquirenti capitolini. Le verifiche, coordinate dal procuratore capo Francesco Lo Voi, riguardano la cosiddetta "Squadra Fiore". Un nome legato alla chat utilizzata dagli appartenenti per scambiare informazioni sull'attività svolta. Il gruppo puntava ad acquisire anche le comunicazioni del sistema di indagine del ministero dell’Interno, lo Sdi, o le segnalazioni di operazioni sospette di Bankitalia, note come le Sos. Una attività svolta su richiesta anche di «clienti» esteri.

In base a quanto si apprende, l’attività di indagine è ancora in una fase embrionale ma l’obiettivo degli inquirenti, che hanno affidato la delega alla Polizia Postale, è ricostruire la rete e i ruoli da cui era composta la "Squadra Fiore". La struttura poteva contare anche su una vera e propria sede logistica: un appartamento nel quadrante nord-est della Capitale, non lontano da piazza Bologna. Nei giorni scorsi i pm di piazzale Clodio hanno ricevuto dalla Procura di Milano una serie di documenti e atti relativi al procedimento sulla società di investigazione privata Equalize. Tutto materiale che dovrà essere ora analizzata per verifiche eventuali punti di contatto tra le due strutture clandestine. La genesi dell’indagine capitolina è legata alle affermazioni fatte da Calamucci al giornalista e in particolare ad un episodio che risale al 2023 in cui l’ex hacker venne fotografato sotto l’abitazione di Leonardo Del Vecchio a Milano da una persona, un conoscente, che gli chiese conto della sua presenza lì ammettendo, dopo qualche tempo, che egli lavora per una struttura con base a Roma e che per loro stava 'attenzionandò il rampollo dell’impero Luxottica.

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