
Dopo la comunicazione da parte di “Caronte&Tourist isole minori” sui ritardati pagamenti da parte della Regione siciliana e sul fatto che, se dovesse perdurare tale situazione, la società erogherà solo il 50% delle retribuzioni a tutti i dipendenti, marittimi e amministrativi, intervengono i sindacati.
In un comunicato, a firma dei segretari regionali di Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano e Uiltrasporti Katia di Cristina. «Troppo spesso – scrivono – si ripete lo stesso copione.
La società Caronte & Tourist Isole Minori lamenta i ritardi nel pagamento dei servizi di trasporto marittimo verso le isole minori della Sicilia e l’Assessorato alle Infrastrutture ribalta le responsabilità sulla società e sulle procedure istruttorie della stessa non sempre corrette. Resta un dato certo, a farne le spese sono sempre i lavoratori con ritardi nel pagamento delle retribuzioni oppure con anticipazioni di una parte del salario con successivo e posticipato saldo. Siamo alla farsa – proseguono Grasso, Giordano e Di Cristina – i lavoratori finanziano con le loro retribuzioni, e con il loro lavoro, il diritto alla continuità territoriale “via mare” delle popolazioni delle isole minori, a fronte di concessioni statali e regionali che elargiscono un flusso di risorse economiche milionario».
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti rimarcano come «non solo si profila il pagamento delle retribuzioni al 50%, ma si preannuncia anche il congelamento degli accordi sindacali, siglati nel mese di ottobre, la prosecuzione del mancato pagamento del lavoro accessorio, una nuova organizzazione e gestione del personale che, a nostro parere, rischia di ridurre gli standard di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori e degli utenti». Secondo i sindacati «serve un immediato confronto con le parti sociali».
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