L’Azienda Usl di Bologna ha presentato pubblicamente le proprie scuse alla signora Corona e a suo figlio, un ragazzo autistico, per il disagio subito al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Il giovane, infatti, è rimasto per diverse ore in attesa prima di essere preso in carico.
In una nota ufficiale, l’Ausl ha spiegato che il direttore del pronto soccorso ha cercato di contattare la signora per comprendere le dinamiche dell’accaduto e offrire eventuali chiarimenti. L'episodio, che ha suscitato indignazione e polemiche, ha portato il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon, a convocare una riunione urgente per lunedì con tutti i professionisti coinvolti.
L'obiettivo è fare piena luce su quanto accaduto e garantire che simili situazioni non si ripetano. La nota precisa inoltre che, nonostante questo episodio, il protocollo Dama (Disabled Advanced Medical Assistance) adottato per l’accoglienza delle persone con disabilità ha sempre garantito un’ottima gestione in numerosi altri casi.
Questo caso riaccende il dibattito sulla necessità di migliorare ulteriormente i sistemi di accoglienza per le persone con disabilità nelle strutture sanitarie, assicurando risposte tempestive e un trattamento adeguato, soprattutto in situazioni di emergenza.
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