Speleologa bloccata: la barella affronta il tratto più stretto. E' corsa al recupero tra buio, fango e freddo
Ottavia Piana, la speleologa infortunata è stata trasportata già ieri sera in un punto all’interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato e stamani la barella sta faticosamente procedendo per superare il tratto più stretto della grotta, che va disostruito. Lo ha riferito stamani il Cnsas Veneto, in azione per i soccorsi nella grotta 'Abisso Bueno Fonteno' nel Bergamasco. «Dal termine del tratto più stretto all’uscita - si legge in una nota - seguirà un lungo tragitto, più lineare. L’infortunata è vigile e collaborativa». All’interno della grotta sono presenti circa 20 soccorritori, numerosi cambi alle squadre. Tra umidità, fango, freddo e buio da un giorno e mezzo sono in corso le operazioni di salvataggio. Già nel 2023 la speleologa aveva avuto un analogo incidente nella stessa grotta ma, come riferisce il Soccorso alpino, in un altro punto. L’allarme era scattato intorno alle ore 22,30 di sabato scorso da alcuni amici della donna. La speleologa si è infortunata a circa sei ore dall’ingresso della grotta dopo aver percorso 800 metri di meandro angusto e articolato in un punto che prima di sabato era rimasto inesplorato. Sul posto si sono recati uomini del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Domenica alle ore 13,30 circa l’infortunata è stata trasportata in un punto all’interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato e nel tardo pomeriggio sono iniziate le attività di disostruzione del tratto più stretto nel quale la barella, per mano dei soccorritori, ha iniziato a muoversi ma il tratto più stretto questa mattina non era ancora stato superato. Le operazioni proseguiranno senza sosta, le tempistiche di uscita sono ancora incerte e sicuramente lunghe.