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Sanità a Vibo, sindacati sul piede di guerra. "Proroga solo per 17 tra Oss e infermieri"

La problematica dei precari Covid. Ieri la protesta del personale sanitario davanti all’Asp e in Prefettura, poi le rassicurazioni. Ma i due mesi di proroga arrivano per soli 17 precari

"Dopo due giorni di trattative, incontri, manifestazioni e sit-in, quasi tutti gli infermieri e gli OSS dell’ASP di Vibo si sentono beffati ed umiliati. Con una fredda nota a firma della Dirigente del Servizio Risorse Umane sono stati comunicati i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi. I numeri sono impietosi: quattro OSS su 15 e 13 Infermieri su 25. Tutti gli altri, da domani rimarranno a casa, senza lavoro. Cosa sia successo non si riesce a capire".

E' quanto si legge in una durissima nota pubblicata da diverse sigle sindacali: FP Cgil (Luciano Contartese), FP Cisl (Antonino D'Aloi), Uil Fpl (Massimiliano Lo Gatto), Nursing Up (Giuseppe Gliozzi), Fials (Domenico Pafumi), Nursind (Domenico La Bella).

"La nota non chiarisce quali criteri siano stati adottati per selezionare i “fortunati” e lasciare fuori tutti gli altri. Una vergogna tutta Vibonese, vengono mandati a casa senza neanche una spiegazione i famosi “eroi del Covid” che hanno lavorato per 40 mesi e senza nemmeno pensare minimamente agli effetti di questa scelta e ai disservizi che seguiranno soprattutto nell’area emergenza fortemente decimata e al penitenziario visto che anche li vi è personale che ha oltre 36 mesi di servizio e non verrà rinnovato stante le decisioni intraprese Le Organizzazioni Sindacali che in questi due giorni hanno dato il massimo per sostenere i lavoratori nella loro battaglia per la difesa del posto di lavoro, si dicono sconcertate e sbalordite dalla decisione assunta dall’ASP. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate questa mattina dagli esponenti politici presenti al sit-in che dopo aver incontrato uno dei Commissari, all’uscita dalla sede dell’ASP, davanti alle telecamere avevano tranquillizzato i lavoratori sul risultato ottenuto e cioè la garanzia del rinnovo per tutti. A questo punto, non appena possibile, tutti insieme continueremo la lotta al fianco dei lavoratori. Chiederemo un confronto urgente per capire le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Poi investiremo della questione l’ASP e la Regione allo scopo di raggiungere un obiettivo molto più importante del semplice rinnovo e che è stato sempre invocato: la stabilizzazione dei lavoratori precari, così come è già avvenuto in tutte le ASP e Aziende Ospedaliere della Calabria. Ormai non c’è più tempo da perdere".

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