«Questa è una cosa di cui in questo momento non sto proprio riflettendo. La mia mente è tutta occupata al fatto che vada avanti la riforma costituzionale per la quale mi batto da 30 anni». Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio lasciando Palazzo Chigi dopo un vertice sulla separazione delle carriere dei magistrati, rispondendo a chi gli domandava se ci sarà un intervento del suo ministero sul caso di Mohammad Abedini Najafabadi prima della decisione della Corte d’Appello di Milano sulla richiesta di domiciliari presentata dal legale dell’ingegnere iraniano. «Noi - ha spiegato - abbiamo un trattato di estradizione con gli Stati Uniti che viene valutato secondo i parametri giuridici, ma attualmente la mia principale preoccupazione è quella della legge costituzionale sulla separazione delle carriere, questo è stato l’incontro».
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