San Marco è attonita dopo la notizia del suicidio del maresciallo Polvere. Il sottufficiale, sposato da anni, lascia la moglie e due figli in tenera età. Ad agosto scorso, in occasione quattordici anni d’onorato servizio quale comandante della stazione dell’Arma di Sant'Agata d'Esaro, c'era stato il momento dei saluti per il Maresciallo Maggiore Fabio Polvere, trasferito ad altro incarico presso la Compagnia di San Marco Argentano. E soprattutto per l’Amministrazione comunale, guidata da Mario Nocito, quello dei ringraziamenti. Il sindaco, difatti, l’ha voluto insignire in Municipio di una targa a ricordo di questo periodo nel quale ha servito «la comunità ed il territorio con prestigio, passione ed umanità».
In occasione del suo nuovo incarico, a nome del Consiglio comunale al completo, è stato augurato «al sottufficiale della Benemerita di proseguire la propria carriera militare con la medesima presenza costante e la condotta collaborativa che l’hanno sempre contraddistinto verso gli altri, rinnovando le più vive congratulazioni per il nuovo incarico di lavoro». Promosso, in prima valutazione, al grado di Maresciallo Maggiore a gennaio del 2024, già in quell’occasione numerosi cittadini, una volta appresa la notizia, si erano complimentati con attestati di stima verso il sottufficiale. Cosa che si sta ripetendo adesso per il suo commiato da quella che dal 2010 era diventata ormai la sua comunità. Ora la sua tragica scomparsa ha gettato tutti nello sconforto più totale.
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