Un agente è stato ferito al volto da una bomba carta negli scontri tra manifestanti e polizia scoppiati nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, durante un presidio per Ramy, il giovane morto a Milano mentre fuggiva da un controllo dei carabinieri. Nei disordini sono rimasti feriti anche altri tre poliziotti. I manifestanti hanno rovesciato alcuni cassonetti all’altezza di piazza Immacolata e poi sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni, bombe carta (una di queste ha infranto un vetro di un mezzo della Polizia) e oggetti contundenti. A quel punto è scattata una carica di contenimento. Subito dopo i manifestanti hanno arretrato per tornare verso San Lorenzo.
La carica della polizia
Ordinata dal questore di Roma, «per tutelare l’incolumità dei poliziotti», la carica di alleggerimento durante il corteo.
Le parole del Coisp
«Ancora una volta quello che è accaduto oggi a Roma durante il corteo per Ramy è un episodio di inaudita gravità», ha commentato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. «Diverse bombe carta lanciate da alcuni facinorosi hanno colpito i colleghi, uno dei quali, della Questura di Roma, ha riportato ferite al volto che hanno richiesto un immediato intervento medico», ha aggiunto Pianese. «Nel frattempo, diversi altri agenti coinvolti negli scontri stanno ricevendo cure in ospedale per le contusioni e le ferite riportate e altri si faranno refertare nelle prossime ore, al termine della manifestazione».
Per il sindacalista del Coisp «è inaccettabile che chi scende in piazza per manifestare, indipendentemente dalla causa, si trasformi in un aggressore violento nei confronti delle forze dell’ordine, che lavorano per garantire sicurezza e legalità per tutelare cittadini e ordine pubblico. L’uso di bombe carta, fumogeni e l’attacco deliberato alle camionette della polizia non è altro che una vile aggressione contro lo Stato e chi lo rappresenta».
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