
"Ricordo con estremo piacere le dichiarazioni del presidente Schifani quando, nell’aprile del 2023, annunciò che Aeroitalia avrebbe preso il posto di Ryanair garantendo i collegamenti aerei per lo scalo di Comiso. Ad oggi, però, i cittadini non possono esprimere la stessa soddisfazione visto che la compagnia, senza preavviso e con una nota di quattro righe, ha deciso di sospendere i voli per Bologna, Cuneo, Firenze e Perugia". A dichiararlo è il deputato del Pd all’Ars Nello Dipasquale. "La stessa soddisfazione - continua il deputato - la esprimeva il presidente lo scorso novembre, quando la compagnia aveva garantito la regolare programmazione dei voli. Evidentemente si voleva solo nascondere la polvere sotto il tappeto ed evitare polemiche visto l'avvicinarsi del periodo natalizio". "Ad oggi, però, resta solamente la soddisfazione senza risultati. Mi auguro che Schifani possa intervenire e trovare una soluzione per uno scalo strategico per la Sicilia intera - è il monito di Dipasquale -. Questo trattamento è il risultato dell’assenza delle politiche da parte del governo di centrodestra nei confronti degli aeroporti minori che chiediamo da anni. Solamente quest’anno sono state stanziate le risorse necessarie, se le avessero messe quando le chiedevamo non ci sarebbero state queste difficoltà anche perché recuperare tutto quello che è stato perduto è impossibile".
Voli cancellati a Comiso, Federconsumatori: urge l'intervento di Schifani e Salvini
Federconsumatori Sicilia apprende con stupore che la compagnia aerea Aeroitalia ha deciso di tagliare i voli da Comiso lasciando solo quelli con destinazione Roma Fiumicino, Milano Bergamo e Parma e, contemporaneamente, ha deciso anche di sospendere i voli da Trapani Birgi a Cuneo dal 26 gennaio al 29 marzo.
Spariscono, quindi, i collegamenti Aeroitalia dalla Sicilia a Cuneo, Firenze, Bologna e Perugia. Tutte le tratte che sono state, fino a l'altro ieri, l'unico modo per centinaia di giovani studenti siciliani per raggiungere le sedi universitarie di Torino, Firenze, Perugia e Bologna in tempi compatibili con la vita moderna, senza fare svariati cambi di treni, navi, autobus e senza spendere mezzo stipendio dei genitori.
"E' l'ennesima conferma - commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - che le compagnie aeree che operano negli aeroporti siciliani considerano i nostri concittadini solo come arance da spremere. Questa vicenda conferma ciò che Federconsumatori afferma da anni: non è possibile lasciare al mercato l'offerta dei voli da e per la Sicilia, ci deve essere una programmazione a lungo termine gestita insieme dalla politica regionale, dalle società aeroportuali e dalle compagnie aeree. A differenza di tutte le altre Regioni italiane - continua La Rosa - in Sicilia non c’è un'alternativa all'aereo per raggiungere, in tempi ragionevoli, gran parte del resto d'Italia e, per questo, non c’è concorrenza e le compagnie fanno quel che vogliono".
Federconsumatori Sicilia auspica, quindi, che il governatore Renato Schifani chieda e ottenga un incontro su questo tema con il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
Il quale, a sua volta, invece di sognare ad occhi aperti faraonici ponti da 13 miliardi di euro (3,9 dei quali letteralmente rubati alle Regioni del Sud, poiché stornati dal Fondo Sviluppo e Coesione), dovrebbe mettersi a lavorare notte e giorno ad un piano dei trasporti aerei per la Sicilia razionale e di lungo periodo.
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