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StMicroelectronics: due settimane di cig per 2.500 dipendenti a Catania

In uno scenario di riferimento che resta difficile nel primo trimestre 2025, StMicroelectronics continua a far fronte a un ritardo nella ripresa e a una correzione delle scorte nel settore industriale, oltre a un rallentamento nell'automotive, particolarmente in Europa. È la motivazione che ha spinto la società italo-francese produttrice di chip ad annunciare ai sindacati un piano di risparmi che in Italia passa attraverso la cassa integrazione guadagni ordinaria per il sito di Catania (ad eccezione del nuovo investimento chiamato WSiC) per due settimane, dal 15 marzo la prima e dal 27 aprile la seconda.

La misura coinvolgerà un massimo di 2.500 dipendenti su un totale di 5.400 nel sito del capoluogo etneo e, ha spiegato la Fim Cisl Sicilia, «è stata chiesta con carattere di urgenza a causa di una, così recita la comunicazione di Confindustria, 'temporanea contrazione dei carichi produttivi derivante da una significativa riduzione di ordini e commesse'». La direzione aziendale ha quindi fissato un incontro con i sindacati per il prossimo 20 febbraio.

Il ricorso a risparmi da parte di Stm era stato già ventilato dopo la presentazione del bilancio, il 30 gennaio scorso, con conti deludenti, tanto da fare definire il 2024 come uno degli anni peggiori degli ultimi decenni. Per Stm, aveva annunciato l'amministratore delegato Jean-Marc Chery, «sarà un anno di transizione: è troppo presto per dare visibilità o guidance sul 2025, ma pensiamo che sarà possibile accelerare la nostra crescita nel 2026 e 2027».

Per Stm la cassa integrazione servirà a gestire proattivamente la situazione, come si è soliti fare in un'industria 'ciclica' come quella dei semiconduttori, ma la riduzione non è correlata al programma globale annunciato dall'azienda per ridisegnare la base manifatturiera.

La situazione della Stm è stato uno dei temi di un incontro sull'Etna Valley, al Mimit tra il ministro Adolfo Urso e il sindaco di Catania, Enrico Trantino, con un focus anche della gigafactory di 3Sun. Di Stm il ministro Urso ha parlato nei giorni scorsi con esponenti del governo d'Oltralpe durante la sua visita in Francia.

Un intervento del ministro Urso, con l'apertura di un tavolo al Mimit, per «affrontare la questione del piano industriale del sito di Catania e del design center di Palermo, fondamentali per l'economia siciliana e catalizzatore di eccellenze isolane», è stato sollecitato dai sindacati.

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