
In riferimento alle dichiarazioni del subcommissario del governo per il risanamento della baraccopoli della Città di Messina Marcello Scurria, Palazzo d'Orléans precisa che lo scorso 7 febbraio è stata avviata la procedura di revoca dalla nomina ai sensi della legge 241/90.
La decisione è stata assunta a seguito di "specifiche criticità" riscontrate nella gestione delle funzioni affidate che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione che lo ha nominato. Palazzo d'Orléans ha dato sette giorni di tempo all’avvocato Scurria per presentare le proprie controdeduzioni, non ancora pervenute, all'esito delle quali verranno valutati i provvedimenti più idonei da adottare.
Calderone (FI): per Scurria avvio procedura e non revoca
«Ho avuto modo di ascoltare le dichiarazioni dell’avvocato Marcello Scurria, con le quali comunica la sua revoca di subcommissario di governo. Al di là dei contenuti, è opportuno precisare che non si tratta, tecnicamente, di una revoca ma esclusivamente di un avvio di procedimento». Lo dice il deputato nazionale di Forza Italia Tommaso Calderone in riferimento all’avvio delle procedure di revoca per l’incarico di subcommissario al risanamento nella città di Messina da parte della Regione siciliana. «L'avvocato Scurria aveva un termine per controdedurre alle contestazioni e le controdeduzioni, a mio avviso, andavano fatte nel procedimento e non sui giornali o in televisione. Se Scurria ritiene iniquo un eventuale provvedimento di revoca, non ancora adottato, è nel procedimento che si deve difendere», conclude Calderone.
Antonio De Luca (M5S): “Non vorrei si stesse giocando l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli”
“Dopo la discussa procedura di revoca dell’incarico a Franco Fazio come Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane - dichiara Antonio De Luca, Capogruppo all’ARS del MoVimento 5 Stelle - questa mattina è arrivata la notizia dell'avvio del procedimento di rimozione del sub commissario al risanamento di Messina, avv. Marcello Scurria, da parte del Presidente della Regione Renato Schifani, che è il commissario governativo per l’emergenza risanamento, scaturito da ‘specifiche criticità’ che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con Scurria.
Bisogna, però, evidenziare - prosegue De Luca - che il Governo regionale aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario Scurria e che quanto accaduto evidenzia anche una spaccatura a livello politico che si è venuta a creare fra Schifani e la sottosegretaria Matilde Siracusano, entrambi di Forza Italia. Proprio l’on. Siracusano, infatti, è l’artefice della norma che ha creato questa struttura commissariale e posto la guida in capo al Presidente della Regione. Ricordo che in quel periodo l'amministrazione comunale non nascose il proprio disappunto rivendicando per sé quel ruolo che però fu assegnato al Presidente Schifani che poi delegò l'avv. Scurria.
Oggi, forse, in virtù delle recenti intese e del ritrovato amore tra Schifani e il leader di riferimento del Sindaco, quella posizione viene rimessa in gioco attraverso il siluramento di Scurria e l'isolamento della sottosegretaria Siracusano che pare essere stata mantenuta all'oscuro della manovra.
“Delle due l’una: o il sub commissario Scurria - conclude De Luca - non ha raggiunto i risultati elencati durante l'incontro tenutosi in Prefettura il 16 novembre scorso, appena tre mesi fa, e mai sconfessati dai rappresentanti dell'amministrazione comunale e sempre vantati dal governo di centrodestra o c'è qualcosa di veramente opaco nel provvedimento che prelude alla rimozione del delegato del Presidente Schifani. Non vorrei che si stesse giocando l'ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli. Ancora una volta Messina paga i giochi di potere dei palazzi palermitani in cui un ruolo sostanziale sembra giocare chi, fino a ieri, si stracciava le vesti per far credere di difendere la città dalla cattiva banda che governa la regione”.
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