Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'ultimo saluto al prof Giovanni Scambia, il luminare calabrese della medicina morto a 66 anni. In chiesa il suo inno alla ricerca

Sono centinaia le persone all’interno e all’esterno della chiesa centrale dell’Università Cattolica di Roma che hanno assistito al funerale del professore Giovanni Scambia (calabrese, nato a Catanzaro e morto qualche giorno fa all'età di 66 anni), Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, nonché direttore della Uoc di Ginecologia Oncologica del Gemelli, celebrato da monsignor Claudio Giuliodori. Tra le autorità civili, militari e accademiche anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il presidente della Regione, Francesco Rocca. E ancora gli ex ministri dell’Economia, Giovanni Tria, e della Salute, Beatrice Lorenzin e Francesco De Lorenzo.Sono poi decine le corone di fiori posizionate sul sagrato della chiesa accanto a un maxischermo, omaggi floreali, tra rose, gerbere e lilium, da parte di specializzandi, reparti ospedalieri, uffici, pazienti, artisti. E ancora dal capo della polizia, dal presidente della Regione. Mentre davanti al feretro è stata posizionata una corona di rose bianche a forma di cuore.

«Tu non hai mai speculato sulle speranze o sulla disperazione delle persone malate ma hai sempre saputo dare risposte concrete ed efficaci. Quante donne hanno cercato rifugio e conforto sotto il mantello della tua alta professionalità e hanno trovato speranza grazie al tuo sguardo scientifico e alla tua perizia. Gesù si è servito anche di te per dire a tante donne, ancora oggi, 'vai in pace e si guarita dal tuo malè». Così monsignor Claudio Giuliodori nel corso dell’omelia. Ad aprire il funerale del prof Scambia il corteo dei professori ordinari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore guidati dalla rettrice Elena Beccalli e dal preside di Medicina Antonio Gasbarrini, seguito dall’Ave Maria cantato. «Ti salutiamo tutti con un grande, immenso abbraccio da parte della tua famiglia e della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli. Ci lasci una formidabile eredità che speriamo di saper custodire e sviluppare», ha concluso Giuliodori.

Ai funerali il suo inno alla ricerca

Le parole di Giovanni Scambia che testimoniano il suo grande entusiasmo a sostegno della ricerca oncologica, tratte dal docufilm "Le radici del domani" registrato solo lo scorso novembre, riecheggiano in una chiesa gremita per il funerale del luminare della ginecologia oncologica e direttore scientifico della fondazione policlinico Gemelli Irccs, che si è svolto stamani nella chiesa centrale della università cattolica a Roma. Le parole di Scambia, che sono il suo testamento spirituale, sono state accolte da un applauso scrosciante da parte delle centinaia di persone che hanno voluto partecipare all’ultimo saluto. «Gesù si è servito anche di te per dire a tante donne 'vai in pace e sii guarita dal tuo male"», ha detto nell’omelia monsignor Claudio Giuliodori , assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Giovanni è come Lucio Dalla poteva essere per la musica: unico e irripetibile», ha detto Gasbarrini ricordando il lavoro di Scambia. «Ho sempre saputo che le tue assenze erano il piccolo prezzo da pagare per il tuo grande impegno da medico. Ciao papà. Sei stato un grande padre», è stato il saluto della figlia Luisa .

Oggi in edicola

Prima pagina

Ancora nessun commento

Commenta la notizia