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"La rinuncia al Pontificato è possibile, ma non credo si dimetterà". Le condizioni di Papa Francesco tengono in ansia il mondo

Lo spiega alla Stampa fratel Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e della fraternità monastica Casa della Madia ad Albiano d’Ivrea

La rinuncia al Pontificato «è possibile, ma non credo si dimetterà, Bergoglio vuole portare avanti la sua missione fino a quando avrà forze. Vuole continuare fino all’ultimo, per portare avanti la sua azione incisiva per la Chiesa e le riforme che ha avviato».

Lo spiega alla Stampa fratel Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e della fraternità monastica Casa della Madia ad Albiano d’Ivrea. Le condizioni del Papa si sono aggravate di nuovo. «La Chiesa è particolarmente turbata. Il Pontefice è malato, e con l’età così avanzata, 88 anni, ci sono pericoli e conseguente apprensione - prosegue -, si paventa la possibilità della sua fine in un momento di grande incertezza politica per l'Occidente». «Oltre alla preoccupazione dei cattolici, ho percepito anche tra molte persone lontane dalla Chiesa la speranza che la sua voce possa presto risuonare in questo momento così delicato per il mondo - aggiunge -. La gente ha bisogno di papa Francesco. Lo sento chiaramente. C'è una forte esigenza della sua presenza e della sua parola in questo momento di confusione e difficoltà politica a livello planetario». «C'è fiducia nella sua capacità di offrire una parola di pace autorevole, in un periodo in cui le tensioni tra le nazioni potrebbero sfociare in nuovi conflitti», conclude.

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