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La folla commossa ai funerali di Bruno Pizzul: l'omaggio degli Alpini

Folla commossa e Duomo di Cormons gremito per partecipare ai funerali del giornalista Bruno Pizzul, 87 anni, voce storica della Nazionale di calcio. Al centro della navata il feretro con fiori rossi. Più in là i familiari: la moglie Maria, i tre figli e i nipoti, oltre a numerose autorità, tra cui il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, l’europarlamentare Anna Maria Cisint, il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro.

Molti anche i personaggi noti del mondo dello sport e in particolare del calcio, vecchie glorie, ma anche giornalisti e rappresentanze dell’Associazione Nazionale Alpini.

«Un grande uomo», ha esordito nella sua omelia monsignor Vincenzo di Mauro, vescovo emerito di Vigevano, che «ci ha dato e detto cose importanti. Di Bruno ho tantissimi ricordi. Mi porto nel cuore quella serata tragica di fine maggio 1985 allo stadio dell’Heysel, dove lui al crollo di quello stadio, con 39 morti e chissà quanti feriti, ha avuto il coraggio di dire parole belle, buone, parole intelligenti. Bruno - ha aggiunto di Mauro - è adesso in un posto dove neanche il Padreterno riuscirà a scalzarlo e a mandarlo via. È nella testa e nel cuore. Il Padreterno ha inserito nel cuore e nella mente dell’uomo la nozione dell’eternità e che permette a tutti noi di non interrompere questo legame».

Ad attendere il feretro all’uscita una schiera di alpini che per tre volte ha intonato «Alpino Bruno Pizzul. Presente!». Ne è seguito un lungo applauso.

La tumulazione si è svolta in forma privata.

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