Isola Bella, dagli occhi di Goethe alle mani dei boss: la storia della "Perla del Mediterraneo"

Uno dei filone investigativi dell’inchiesta antimafia che ha portato all’arresto di 35 persone tra Catania e Messina, ha riguardato l’attività estorsiva esercitata nei comuni della fascia ionica della provincia di Messina e nelle zone limitrofe da Pedicone per il clan Cappello, nonchè da referenti dei Cintorino e dei Brunetto-Santapaola, in funzione di accordi stabiliti nel tempo. Prese di mira soprattutto imprese impegnate nel settore delle escursioni turistiche svolte con barche da diporto nel tratto di mare antistante la spiaggia di Isola bella di Taormina.
***
Wilhelm von Gloeden, giunto nel 1878 a Taormina, quasi cento anni dopo il suo connazionale tedesco Johann Wolfgang von Goethe, non poté fare altro che amare quel che il grande scrittore e poeta aveva definito, riempiendosi gli occhi di bellezza, «un piccolo lembo di paradiso in terra». Decise così di dedicarsi a fotografare Taormina e i suoi dettagli: dai ragazzi siciliani, ritratti nudi in pose classiciste, ai paesaggi del Mediterraneo, tra l’Etna e il mare.
L’Isola Bella: Il cuore di Taormina e la "Perla del Mediterraneo"
A fargli decidere di chiudere la sua vita a Taormina fu anche l'Isola Bella, che chiamò «Perla del Mediterraneo». Incastonata nella zona di Mazzarò, tra Capo Taormina e Capo Sant'Andrea, l’isola fu ritrattata da von Gloeden in foto che oggi non esistono più, distrutte dal turismo e dall'assalto degli operatori turistici. Questi ultimi, come emerge da un'indagine delle procure di Messina e di Catania, si sono spartiti il territorio tra Messina e Catania, con la creazione di due organizzazioni criminali.
La Storia dell'Isola Bella: Un Bene Storico e Naturalistico
L'Isola Bella fu donata nel 1806 all’allora Sindaco, Pancrazio Cirpioti, da Ferdinando I di Borbone. Nel 1890 venne acquistata da Lady Florence Trevelyan, nipote della Regina Vittoria e moglie dell’allora Sindaco Salvatore Cacciola. Grazie a lei, l’isolotto conobbe un periodo di grande splendore: fu costruita una piccola casetta e piantate essenze rare e pregiate.
Dal Fallimento alla Riserva Naturale
Nel 1954 l’Isola Bella fu acquistata dai fratelli messinesi Leone e Emilio Bosurgi, proprietari della Sanderson, che realizzarono un villaggio con dodici residenze e una piccola piscina. Dopo il fallimento dell’azienda di famiglia, l'Isola Bella fu messa all'asta. Nel 1984, la Regione Siciliana la dichiarò «monumento naturale di rilevante interesse storico artistico e di particolare pregio».
Nel 1990, dopo due aste andate a vuoto, fu l’Assessorato dei Beni Culturali a comprarla, e nel 1998 venne istituita una riserva naturale orientata con l’allestimento di un Museo naturalistico.