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Italia leader in Europa per la raccolta differenziata: raggiunto il 66,6%. Calabria in fondo alla classifica

L'Italia si conferma ai vertici europei per la raccolta differenziata, con un tasso del 66,6% e un incremento di cinque punti rispetto al 2019, nonostante un aumento dell’1% nella produzione complessiva di rifiuti. È quanto emerge dal XIV Rapporto Anci-Conai, presentato nel 2023. A guidare la classifica sono Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna, mentre tra le regioni in ritardo figurano la Liguria al Nord, il Lazio al Centro e gran parte del Sud, dove solo Abruzzo e Basilicata si avvicinano al target di raccolta.

I dati evidenziano un aumento della percentuale di riciclo per acciaio (87,7%), carta (92,3%) e legno (64,9%), mentre la plastica, ferma al 48%, non ha ancora raggiunto l’obiettivo prefissato. In calo il vetro, una situazione che il Conai attribuisce alla «sussidiarietà del mercato». Complessivamente, il tasso di riciclo degli imballaggi ha raggiunto il 75,3%.

Oltre 58 milioni di italiani coinvolti nel sistema Anci-Conai

Nel 2023, i consorzi di filiera Conai hanno gestito 5,5 milioni di tonnellate di materiale, coprendo 7.855 comuni e coinvolgendo 58,8 milioni di cittadini. Il 99,42% dei Comuni italiani è attualmente convenzionato con almeno un consorzio, garantendo una copertura quasi totale del territorio nazionale.

I dati regionali mostrano un andamento stabile o in crescita per la raccolta di carta e cartone, con Emilia-Romagna, Toscana e Valle d’Aosta tra le migliori regioni per intercettazione pro capite. La raccolta della plastica, invece, registra un calo in quasi tutto il Paese, fatta eccezione per Umbria e Molise, mentre per i metalli il Centro-Sud ha subito una contrazione rispetto al 2022. Toscana, Emilia-Romagna e Veneto confermano il modello di raccolta multimateriale, mentre per il vetro si segnalano le performance eccellenti di Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. La raccolta dell’organico è in aumento ovunque, con Emilia-Romagna, Veneto e Marche in testa, mentre Liguria, Molise, Basilicata e Calabria restano al di sotto dei 100 kg pro capite.

Gava: «Investiti 1,5 miliardi per impianti e nuove piazzole»

Il viceministro dell’Ambiente Vania Gava ha sottolineato il valore di questo traguardo: «Il rapporto mostra un trend positivo sia per la raccolta differenziata che per la gestione dei rifiuti. La diffusione delle convenzioni è prossima al 100%, un risultato straordinario». Il Ministero ha stanziato 1,5 miliardi di euro per migliorare gli impianti esistenti e creare nuove piazzole. «Serve un’autosufficienza impiantistica, perché non è sostenibile un turismo dei rifiuti tra le regioni e, in alcuni casi, verso l’estero. A tutta Europa dimostriamo che, quando vogliamo, sappiamo fare le cose bene», ha aggiunto Gava.

Secondo il presidente del Conai, Ignazio Capuano, la chiave del successo italiano è stata la collaborazione pubblico-privata con Anci, avviata 26 anni fa. «All’epoca si recuperava un imballaggio su tre, oggi sette su dieci: un grande risultato», ha dichiarato. Un concetto ribadito anche da Stefania Dota, vicesegretaria generale dell’Anci, che ha evidenziato come il sistema abbia garantito un aumento delle risorse destinate ai comuni per la copertura dei costi della raccolta differenziata, arrivando a 700 milioni di euro.

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