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Proteste parallele a Roma: tra piazze anti-UE e rivendicazioni di sovranità

In contemporanea e divise da pochi chilometri dall’appuntamento tutto blu lanciato da Michele Serra. Le piazze anti Europa si sono contese la ribalta contro Bruxelles affidando, una, la protesta agli studenti e ai movimenti e, l'altra, ai più anziani guidati dal comunista Marco Rizzo. A Piazza Barberini si sono radunati i manifestanti che hanno aderito all’iniziativa indetta da Potere al Popolo con Usb, Arci, gli studenti di Osa e Cambiare rotta, la Comunità palestinese. Scandito il coro «Ue assassina» e striscioni anti riarmo: «Non un euro per la loro guerra» con le immagini di Von der Leyen e della premier Meloni. Nel mirino dei manifestanti, per lo più giovani, la bandiera della Ue, altrove sventolata con orgoglio. Alcuni poster col vessillo blu sono stati dati alle fiamme. L’hotel St Regis ha deciso così di 'ammainarè la bandiera incriminata bersaglio di fischi e insulti da parte del corteo partito spontaneamente. Non è stato risparmiato neanche Michele Serra, «Contro l’odio di Michele Serra che ci porterà alla guerra», i ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini e la segretaria Pd Elly Schlein, tutti a vario titolo definiti "guerrafondai». In coda al corteo, con le bandiere della pace, un lungo manifesto con scritto: «il popolo russo non è mio nemico». E poi 'Bella Ciaò. Nostalgica e più attempata la manifestazione a Bocca della Verità, dove il leader di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo, ha riunito simpatizzanti al grido di «Pace e sovranità»: qui cambia la musica, l’inno di Mameli. Tante le bandiere dell’Italia, una della Grecia, un’altra della Romania, della Pace e russa. Chi ha disertato l’iniziativa è stato il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, che era stato invitato a partecipare.

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