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Terremoto: nuova scossa 3.9 nei Campi Flegrei avvertita anche a Napoli: sgomberate 100 persone

Non c'è tregua nell’area flegrea. La popolazione, ormai sotto stress da giorni, ha vissuto un'altra giornata di paura. Oggi, alle 13:32, è stata registrata una scossa di magnitudo 3,9, tra le più forti degli ultimi tempi, con una profondità di 2,5 chilometri ed epicentro nella zona della Solfatara. La scossa è stata avvertita nei Comuni dei Campi Flegrei, nella zona occidentale di Napoli e nel Giuglianese.

A Pozzuoli, la gente è tornata in strada con la prospettiva di un’altra notte insonne, con gli occhi puntati sugli smartphone per seguire gli aggiornamenti sulla lista dei terremoti.

Intanto, proseguono le verifiche dei vigili del fuoco, che stanno controllando stabile per stabile le condizioni degli edifici. Nel quartiere napoletano di Bagnoli, in via precauzionale, un palazzo abitato da un centinaio di persone è stato evacuato. È subito partita la macchina dell’assistenza, anche se molti hanno trovato una sistemazione autonoma grazie a un forte tessuto di solidarietà, come sottolineato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari.

Il monitoraggio dalla prefettura è costante. Il prefetto ha fatto il punto della situazione nel Centro di coordinamento dei soccorsi, evidenziando lo stress vissuto dalla popolazione. Le aziende sanitarie locali stanno fornendo il necessario supporto psicologico. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso la vicinanza del governo incontrando i sindaci della zona.

Molti residenti vivono con la paura di dover fuggire all’improvviso, dormendo con le porte aperte o in auto. Una vita sospesa, anche se, come ribadito dal Capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, "non è prevista nessuna evacuazione al momento". Ha ricordato che i Campi Flegrei stanno vivendo la terza crisi bradisismica in pochi anni, e che le misure adottate riguardano la pianificazione della protezione civile.

Anche il ministro dell’Università, Annamaria Bernini, ha sottolineato la necessità di affrontare la situazione con "soluzioni strutturali".

Nel pomeriggio, un centinaio di persone sono scese in piazza a Bagnoli, riunendosi per discutere della realizzazione di nuove aree di sosta e delle vie di fuga. Successivamente, hanno dato vita a un corteo, esponendo uno striscione con la scritta "Noi non vogliamo contare i morti".

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