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Il tiktoker 21enne Davide Garufi suicida: indagini su commenti social. Aveva raccontato on line la ricerca della sua identità di genere

Si indaga sulla morte di Davide Garufi, 21 anni, tiktoker che ha raccontato online il suo percorso alla scoperta della sua identità di genere, morto suicida nel suo appartamento di Sesto San Giovanni (Milano) mercoledì scorso.

I carabinieri, che hanno già inviato una informativa alla Procura di Monza, stanno vagliando possibili implicazioni di terze persone, anche se al momento non sarebbe emerso ancora alcun dato rilevante, dopo gli insulti apparsi sul profilo social di Garufi. Il giovane, dal 2020, ha pubblicato contenuti ironici e poi ha raccontato una parte molto personale della sua vita, ovvero prima la sua nuova identità transgender con il nome di Alexandra, poi quella nuovamente di Davide, non binario. Sarebbe stato a partire da questo momento che sotto i suoi post sono comparsi commenti spesso con insulti, ora al vaglio degli inquirenti.

La morte del ragazzo ha avuto eco sui media e anche fra chi lo conosceva a Sesto San Giovanni. Oggi sulla vicenda è intervenuto il partito Sinistra Italiana che, in un comunicato, ha espresso «dolore e rabbia per la morte di Alex/Davide Garufi" ritenendo sia stato «vittima di bullismo transfobico» e che la sua morte sia «frutto della cultura tradizionale che trova sostegno nei movimenti anti-scelta e nella destra intollerante».

Sinistra Italiana «si stringe attorno al dolore dei familiari, amici e follower di Davide (Alex) che ha avuto il coraggio di fare coming out come donna transgender su TikTok, chiedendo di essere chiamatə Alexandra e annunciando con fierezza l’inizio della terapia ormonale. Da quel momento, Alex (Davide) è statə vittima di violenti episodi di bullismo e transfobia, sia online che nella vita quotidiana».

«Non considero la morte di Alex (Davide) un suicidio - dichiara Daniele Durante, delegato ai Diritti della segreteria di Sinistra Italiana Milano -, ma un omicidio che ha degli responsabili: la nostra società "tradizionale" ed egoista, che non comprende l’impatto devastante del bullismo online su chi è già in un percorso complesso di autodeterminazione, e la cultura che esprimono i movimenti anti-scelta come Pro Vita e Family Day e la destra intollerante che nega l’esistenza di queste persone, umiliandole fino a costringerle a trovare la morte». Sinistra Italiana Milano «si impegna a combattere quella disumana anti-cultura che nel nostro Paese uccide chi desidera semplicemente essere liberə di essere se stessə. L’obiettivo è costruire una società più giusta e inclusiva, collaborando attivamente con associazioni e movimenti Lgbtqia+ per un’iniziativa legislativa forte e senza compromessi».

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