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Mattarella, statisti coraggiosi idearono l'Europa. Sui dazi speriamo prevalga il buon senso

Il presidente della Repubblica ha risposto alle domande di alcuni ragazzi al Villaggio "Agricoltura è» in occasione dell’anniversario delle firma dei Trattati di Roma

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione del Villaggio “Agricoltura è” nell’anniversario della firma dei Trattati di Roma a Roma, 24 marzo 2025. ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

Bisogna «riflettere al contesto in cui si muoveva questo avvio dell’integrazione europea. Nel 1945 l'Italia usciva da una guerra devastante. Vi erano state brutali dittature e l’abisso dell’olocausto. In quel clima di tragedie, di disperazioni alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi cercarono di capolvegere un’idea, fu una rivoluzione di pensiero. Mettere insieme il futuro dell’Europa. Questo è stato il tentaivo da statisti coraggiosi e lungimiranti». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande di alcuni ragazzi al Villaggio "Agricoltura è» in occasione dell’anniversario delle firma dei Trattati di Roma. Un giovane gli ha chiesto dell’avvio dell’integrazione europea. Quello dell’Unione europea è «modello imitato nel mondo dimostra quanto sia stata un’esperienza straordinariamente di successo. Naturalmente ha lacune da colmare come processi decisionali più veloci. Servono risposte veloci e tempestive. L’Europa ha bisogno di aggiornarsi".

Rispondendo ad un giovane che gli aveva espresso la sua preoccupazione per i dazi che intende introdurre l’amministrazione Trump, Mattarella ha detto: «Speriamo che il buon senso prevalga». E ha aggiunto: «I mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri interessi vitali di esportazione. I dazi creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile ma dovrebbe essere per tutti i Paesi del mondo inaccettabile. Una collaborazione su regole leali è indispensabile. La risposta non sono i dazi ma le regole da far rispettare». Secondo Mattarella, «bisogna essere sereni senza alimentare un eccesso di preoccupazione perché la Ue ha la forza per interloquire con calma e autorevolezza per contrastare una
scelta così immotivata come i dazi. L’Europa è un soggetto forte, quindi bisogna interloquire con calma ma anche con determinazione».

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