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La Cassazione decide: no alla revisione del processo per la strage di Erba

Olindo e Rosa Bazzi stanno già scontando l’ergastolo

Parola fine dalla Cassazione sulla vicenda giudiziaria legata alla strage di Erba. I Supremi giudici hanno rigettato il ricorso presentato dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all’ergastolo, contro la decisione della Corte d’Appello di Brescia che ha già respinto l’istanza di revisione della sentenza del carcere a vita.

Il pg di Cassazione aveva chiesto alla corte di dichiarare inammissibile il ricorso presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi, contro la decisione della Corte d’Appello di Brescia che ha già respinto l’istanza di revisione della sentenza del carcere a vita. «Le cosiddette prove nuove sono mere congetture, astratte», ha detto. Per il pg Giulio Monferini «quelle che secondo la difesa sarebbero le 'prove nuove' non possono in alcun modo smontare i pilastri delle motivazioni che hanno portato alla condanna di Rosa e Olindo, e cioè le dichiarazioni del sopravvissuto, le confessioni e le tracce ematiche. Le cosiddette prove nuove sono mere congetture, astratte».

«Olindo e Rosa sanno del ricorso e attendono. Hanno avuto parecchie delusioni ma sperano che sia accolto». E’ quanto afferma l’avvocato Fabio Schembri, storico difensore dei due coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba. «Le nostre ragioni le abbiamo già scritte, adesso attendiamo l'esito - prosegue il difensore -. Crediamo al ricorso e a quello che è stato scritto. Ci auguriamo che la Corte possa valutare serenamente e applicare rigorosamente i principi». E ancora: «Ci sono diverse prove nuove, tutte importanti perché vanno singolarmente e unitamente a impattare sugli argomenti che sorreggono la sentenza di condanna. E alcune di esse impattano sulla incompatibilità di Olindo e Rosa di compiere la strage», conclude il penalista.

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