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Truffa ai danni dell'Inps, Daniela Santanchè cambia un avvocato e fa saltare l'udienza

La ministra del turismo Daniela Santanchè che ha visitato quest'oggi, a Napoli, la Bmt, giunta alla ventottesima edizione.

Mossa a sorpresa di Daniela Santanchè che cambia un avvocato del collegio difensivo e di conseguenza punta a far saltare l’udienza preliminare per l'accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps, il procedimento più delicato per la senatrice di FdI, perché imputata di aver raggirato un ente statale.

Prova a guadagnare qualche settimana, dunque, prima della decisione sul rinvio a giudizio o meno, che comunque non sarebbe arrivata già domani. Intanto, il suo partito sembra averla messa da parte. Se dovesse essere mandata a processo, ha detto il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami, «si arriverebbe ad una presa d’atto della necessità di lasciare l’incarico non perché stia governando male il turismo», ma per «garantire a lei la possibilità di difendersi nel modo più sereno possibile».

Nel frattempo, la ministra ha sostituito l’avvocato Salvatore Sanzo, che si era occupato soprattutto degli aspetti fallimentari delle sue ex società senza mai andare alle udienze penali del «pacchetto Visibilia», né a quelle sulla truffa né a quelle sul falso in bilancio, con Salvatore Pino. Quest’ultimo, storico legale di Fininvest che ha preso parte anche ai processi a Silvio Berlusconi e che, ad esempio, assiste pure la Lega Serie A come parte civile nelle vicenda delle curve di San Siro, ha preannunciato in mattinata alla gup Tiziana Gueli una richiesta di «termini a difesa».

In pratica, essendo stato da poco nominato e visto che l'altro difensore, Nicolò Pelanda, sarà impegnato in un processo in appello, Pino depositerà domani un’istanza per chiedere un rinvio, previsto per legge come diritto difensivo, per studiare gli atti. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi valuteranno la correttezza della richiesta e pare ci possa essere poco spazio per opporsi. La giudice dovrebbe aggiornare l’udienza ad altra data, considerando che l’intervallo minimo dei termini a difesa è di sette giorni.

Secondo le accuse, la senatrice, il compagno Dimitri Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria - società del gruppo fondato dalla ministra, da cui è uscita nel 2022, e anche esse imputate - sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto «indebitamente» la cassa integrazione in deroga «a sostegno delle imprese colpite dagli effetti» della pandemia Covid per 13 dipendenti, per oltre 126mila euro.

A Santanchè, così come agli altri due, viene imputato di aver "dichiarato falsamente» che quei dipendenti fossero in cassa «a zero ore», mentre invece svolgevano le «proprie mansioni» in "smart working». Visibilia Editore ha già chiesto di patteggiare e le due società hanno risarcito l’Inps. Nell’udienza di domattina, comunque, non si sarebbe arrivati a decisione. Dopo che la Cassazione ha stabilito che il procedimento resta a Milano, è ancora aperta la fase delle questioni preliminari e i difensori potrebbero sollevarne altre.

Poi, la parola passerà ai pm che ribadiranno la richiesta di processo. Infine, parleranno la parte civile Inps, con il legale Aldo Tagliente, e le difese. Serviranno, dunque, almeno altre due udienze. La gup, intanto, sta per passare ad altro incarico in Tribunale ed è stata prorogata all’ufficio gip fino al 31 marzo, ma potrebbe, comunque, rimanere applicata per concludere l'udienza preliminare. Ad ogni modo, anche un cambio di giudice in questa fase non allungherebbe di molto i tempi. La gup Anna Magelli, tra l’altro, restò applicata nell’udienza preliminare sul falso in bilancio a carico della ministra del Turismo e di altri imputati fino al provvedimento sui rinvii a giudizio. Per la parlamentare quel processo inizierà il 15 aprile, mentre a suo carico è aperto anche un filone per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo da lei guidata. Liquidazione giudiziale che, lo scorso dicembre, è scattata pure per Bioera, altra società del gruppo. E si profilano, quindi, altre grane per bancarotta.

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