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A18 Messina-Catania: disagi infiniti per gli automobilisti tra Giarre e San Gregorio

Tra i più penalizzati vi sono coloro che devono raggiungere l’aeroporto di Fontanarossa e che, a causa delle lunghe attese in autostrada, rischiano di perdere il volo

Da mesi, percorrere l’autostrada A18 Messina-Catania è diventato un incubo per gli automobilisti, in particolare nel tratto compreso tra Giarre e il capoluogo etneo. Code interminabili, rallentamenti esasperanti e cantieri  stanno mettendo a dura prova la pazienza di chi ogni giorno deve attraversare questa arteria fondamentale della Sicilia orientale.

Viaggiatori in ostaggio del traffico

I disagi non sono solo una questione di stress e perdita di tempo, ma hanno conseguenze dirette anche su chi ha esigenze urgenti. Tra i più penalizzati vi sono coloro che devono raggiungere l’aeroporto di Fontanarossa e che, a causa delle lunghe attese in autostrada, rischiano di perdere il volo. Una situazione inaccettabile per un’infrastruttura a pagamento che dovrebbe garantire un servizio efficiente.

La denuncia degli automobilisti

A testimonianza del crescente malcontento, alcuni automobilisti esasperati hanno inviato una lettera di protesta al Cas, denunciando una situazione divenuta ormai insostenibile. Ecco il testo inviatoci da un nostro lettore:

"Desidero segnalare un grave disservizio sulla tratta autostradale Giarre-Acireale, una delle più costose d’Italia, dove oggi ho impiegato un’ora e mezza per percorrere un tragitto che, in condizioni normali, richiederebbe pochi minuti. Il motivo principale di questo inaccettabile ritardo è la presenza di un restringimento di carreggiata dovuto a un cantiere completamente inattivo, senza operai né attività in corso. Trovo assurdo che un’arteria fondamentale, utilizzata quotidianamente da migliaia di cittadini – molti dei quali diretti a ospedali o altre destinazioni essenziali – venga bloccata senza alcuna giustificazione apparente. È inaccettabile che una strada a pagamento presenti tali livelli di inefficienza organizzativa. Chiedo quindi spiegazioni sui criteri di pianificazione di questi lavori e sollecito una gestione più razionale dei cantieri, in modo da ridurre al minimo i disagi per gli utenti. A rendere ancora più grave la situazione è il silenzio totale della politica, che di fronte a queste problematiche sembra completamente indifferente. E tutto questo accade in una terra in cui si parla della realizzazione dell’opera più titanica del mondo, il Ponte sullo Stretto, quando non si riesce nemmeno a gestire degli interventi di manutenzione ordinaria. Se non si è in grado di garantire un’efficace gestione dei cantieri attuali, figuriamoci aprendo cantieri di ben altra portata".

Una richiesta di intervento urgente

Le parole contenute in questa lettera esprimono il sentimento diffuso tra gli automobilisti e pongono interrogativi urgenti sulle modalità di gestione dei lavori stradali in Sicilia. Perché questi cantieri risultano inattivi per lunghi periodi? Perché non si adottano strategie alternative, come il lavoro notturno o turni intensificati, per ridurre i disagi? Il problema, oltre a essere logistico, è anche economico: i ritardi quotidiani hanno un impatto negativo su lavoratori, imprese e turisti, danneggiando il tessuto produttivo dell’isola.

 

 

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