
Con le streghe non si scherza. Gli esorcisti attaccano il Festival di Benevento e il sindaco Clemente Mastella. Tutto questo è «contrario al cristianesimo», tuona l’Aie, l’Associazione Internazionale degli Esorcisti, fondata oltre trent'anni fa dal celebre padre Gabriel Amorth.
A stretto giro arriva la risposta dello storico esponente della DC: «Da cattolico sono ben altre le diavolerie che mi preoccupano e i mercanti che profanano il Tempio».
Gli esorcisti hanno dunque attaccato l’evento 'Janara – Le streghe di Benevento', che si è tenuto lo scorso fine settimana, sottolineando che «la stregoneria è non solo una realtà di per sé oggettivamente contraria al cristianesimo, ma nemica della libertà e della dignità dell’essere umano».
Per i sacerdoti che praticano le preghiere di liberazione dal male non c'è nulla di innocente in queste feste a tema occulto: «Pensare di far divertire la popolazione, bambini e adolescenti inclusi, con tematiche appartenenti al mondo del male, dei malefici, dell’orrido e del macabro, qual è appunto la stregoneria, denota un gravissimo malessere interiore e un’assenza di coscienza civica, soprattutto in chi ricopre ruoli politici o istituzionali e promuove con enfasi simili scellerate iniziative».
«Favorire il mondo delle tenebre invece che quello della luce, non può che condurre prima o poi inevitabilmente a conseguenze tragiche, a livello individuale e collettivo», conclude l’Associazione.
Mastella ha prontamente replicato alle critiche. «Parlare della figura della 'strega' nel nostro contesto significa anche raccontare il riscatto e la forza di tante donne ingiustamente perseguitate nei secoli», sottolinea il sindaco di Benevento.
«L’Associazione Internazionale degli Esorcisti stia tranquilla: da cattolico sono ben altre le diavolerie che mi preoccupano e i mercanti che profanano il Tempio: non certo chi aiuta l’immagine e l’economia della città con professionalità e senza alcuna intenzione di offendere o contrastare la sensibilità di nessuno, tantomeno dei cattolici».
«Tra folklore, spettacolo e riflessione culturale abbiamo raccontato ciò che fa parte del patrimonio materiale e immateriale della Città di Benevento con un’eco nazionale», aggiunge ancora.
«Abbiamo scelto di aprire questo evento parlandone con studiosi ed accademici provenienti da rinomati atenei: antropologi, storici del Medioevo e del Cristianesimo tra i più importanti d’Italia, proprio per confrontarci anche con le riflessioni cristiane e cattoliche», prosegue Mastella, invitando a evitare «interpretazioni distorte, fraintendimenti e soprattutto cupi residui integralistici di cui la stessa cultura cattolica si è liberata da tempo».
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