
Dave "Pik" Turmel, 29 anni, considerato il boss della mafia canadese, era uno dei criminali più ricercati al mondo per traffico internazionale di droga e atti di tortura. Turmel è stato arrestato a Roma nei giorni scorsi. Le autorità canadesi avevano emesso un mandato d’arresto internazionale a suo carico, ponendo una taglia di 250.000 dollari per chiunque fornisse informazioni utili alla sua cattura.
Turmel aveva rapporti con i narcos romani legati alla 'ndrangheta
Dopo un’intensa attività investigativa, gli agenti del VI distretto di polizia del Casilino sono riusciti a rintracciare Turmel a Roma. Il boss si trovava nella Capitale per trattare l’acquisto di ingenti partite di droga con i narcos romani, legati alla ‘ndrangheta e alla camorra, che riforniscono le piazze di spaccio di Tor Bella Monaca.
Gli agenti lo hanno individuato in un affittacamere di via Ceglie Messapico, dove alloggiava sotto tre false identità: Sebastien Dumas Menard, Jimmy Arsenault e Antonio Marco Bacci. Durante l’udienza di convalida dell’arresto presso la Corte d’Appello di Roma, il mandato di cattura internazionale diramato dall’Interpol è stato confermato.
Le accuse e le attività Criminali
Secondo i magistrati canadesi, Turmel è stato il leader di una vasta rete di distribuzione di droga operante nella regione del Quebec tra maggio 2022 e gennaio 2023. La rete, composta da almeno altri nove complici, utilizzava intimidazioni e violenza per controllare il traffico di cocaina e metanfetamina.
Turmel era a capo della BMF, una gang coinvolta in sanguinose guerre di strada per il controllo del mercato della droga nel Quebec. I metodi adottati per mantenere il potere erano brutali: tra le vittime, vi sono persone sottoposte a torture e mutilazioni.
La condanna e le conseguenze giudiziarie
Nel novembre 2023, Dave Turmel era stato condannato all’ergastolo per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e a 10 anni di reclusione per aggressione e lesioni personali aggravate dall’uso di armi. Il suo nome figurava tra i 25 criminali più ricercati del Canada.
Proseguono le indagini
L’arresto di Turmel rappresenta un duro colpo per la rete criminale, ma le indagini non si fermano. Gli inquirenti stanno lavorando per rintracciare gli altri membri della banda che lo hanno accompagnato a Roma, inclusa la sua compagna. L’operazione conferma la forte collaborazione tra le autorità italiane e internazionali nella lotta contro la criminalità organizzata.
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