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Il sottosegretario Barachini: "Il restyling di un giornale atto di coraggio". Riffeser Monti: "Regole anche per internet"

Morgante: "Rappresentiamo due territori importanti, la Sicilia e la Calabria, che sono ‘il Nord del Sud’. Sono due regioni che hanno un grande potenziale e lo stanno esprimendo già da un paio di anni".

Alberto Barachini, Sottosegretario per l’Editoria

Il restyling di un giornale cartaceo che significato ha oggi, sotto l'aspetto della scelta editoriale e imprenditoriale, ma anche rispetto alle dinamiche dell'informazione e al predominio dei nuovi media?
Il rilancio di un’edizione, il restyling di un giornale di carta, è un atto di grande coraggio ma anche di grande responsabilità: ritrovare un linguaggio e una vicinanza con i cittadini in un periodo in cui l’informazione vive un momento non facile. È davvero importante cercare di andare incontro a un mondo che cambia, modificando anche la capacità e le modalità di informare, con un linguaggio sempre più diretto, sempre più responsabile, sempre più rigoroso e che dia realmente le informazioni che i cittadini chiedono ogni giorno.

Qual è attualmente l'impegno del governo nel supportare l'informazione di qualità, anche per costruire un pubblico più consapevole e attento sin dalla giovane età?
Come Governo abbiamo molte iniziative a sostegno del valore e del pluralismo dell’informazione, e anche del rapporto tra informazione, giornalismo e cittadini. Sosteniamo la diffusione dei quotidiani a costo minimo per le scuole. Sosteniamo ovviamente il sistema editoriale italiano, ma stiamo facendo molto anche con una commissione che studia l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo editoriale, per cercare di aiutare i cittadini a capire che l’informazione responsabile, professionale e l’esperienza dei giornalisti sono centrali nella formazione della coscienza democratica e critica. Oggi, uno degli impegni più importanti che questo governo sta assumendo è quello di sostenere un’informazione responsabile anche a livello territoriale e locale, che sia vicina ai cittadini e che recuperi anche il rapporto di fiducia con i cittadini stessi.

Andrea Riffeser Monti, Presidente Fieg

Qual è la sua valutazione sull'attualità dell'editoria, nel cui panorama ci sono sicuramente molte criticità, ma anche realtà vive come Il Resto del Carlino – che ha festeggiato i suoi 140 anni – e come i quotidiani di Ses, che si rilanciano con una nuova grafica?
In questo momento c’è la dimostrazione che i giornali regionali e locali sono vivi. Hanno dietro editori che credono ancora non solo nella carta stampata ma anche nel digitale, che va sempre implementato. Soprattutto, credono nel presentare un prodotto di carta adeguato alle esigenze dei nuovi lettori: gente che ha meno tempo per leggere, ha bisogno di capire immediatamente di cosa si tratta, con delle notizie di qualità scelte dai direttori e dai giornalisti, e non delle notizie che possono essere non utili alla vita e al bene della propria persona.

La presenza del sottosegretario Barachini alla presentazione della nuova veste grafica dei quotidiani di Ses sottolinea una sensibilità del governo verso l’editoria. Dal punto di vista degli editori di giornali, qual è la priorità da sottoporre in questo momento all’esecutivo?
Intanto dobbiamo dire un grazie al governo e alle istituzioni, perché in questi 5 anni hanno assistito e dato un contributo fattivo sia agli editori, ma anche alla rete di vendita. In queste settimane è stato annunciato che ci saranno degli aiuti anche alla rete distributiva. Questo ha dato già dei segnali negli ultimi due anni, in cui la chiusura delle edicole è stata molto mitigata e ci sono quasi più edicole che aprono rispetto a quelle che chiudono. Questo è un dato molto importante.

Sappiamo che su Internet è un momento ancora difficile in cui bisogna stabilire delle regole con i grandi, i cosiddetti OTT (acronimo di Over The Top, che indica le grandi piattaforme di distribuzione di contenuti online, ndr). Credo però che il Sottosegretario abbia dimostrato grande disponibilità, sia per la rete distributiva sia, soprattutto, per la qualità dell’informazione. Perché assistiamo tutti i giorni a delle notizie che non sappiamo più se sono vere. Stiamo a perdere forse 30-40 secondi della nostra mente per capire se questo è un video vero o falso, se questa è una notizia vera o falsa. Questo è molto grave. Non c’è più la credibilità al cento per cento per il lettore. Noi dobbiamo restituire la credibilità al cento per cento che quello che leggono è vero e che, pur nella disputa tra destra e sinistra, sia il riflesso del lavoro di un giornalista che ha verificato le fonti.

Lino Morgante, Presidente Ses e Fondazione Bonino Pulejo

D: Qual è la ragione di una scelta imprenditoriale come quella di continuare a investire sulle testate cartacee, e come si relaziona questa scelta con lo sviluppo multimediale di un network qual è Società Editrice Sud?
R: Noi siamo impegnati da molto tempo su una multipiattaforma, con due testate che sono la Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia, le due televisioni RTP e TGS, due radio e i rispettivi siti, ma riteniamo la carta stampata ancora strategica. È un investimento per il futuro e un atto di fiducia in un momento un po’ particolare. Sappiamo che i media in generale sono un po’ in crisi, ma noi crediamo ancora in questo mezzo. Dev’essere il modo di dare spazio a tutti, di dare voce ai territori, nel nostro caso Sicilia e Calabria. La carta stampata è e sarà sempre punto di riferimento per l’informazione in generale.

D: Qual è la specificità della Ses anche in relazione ai suoi territori di riferimento Sicilia e Calabria?
R: Siamo attenti ai fatti nazionali e internazionali, ma sempre in chiave locale. Rappresentiamo due territori importanti, la Sicilia e la Calabria, che sono ‘il Nord del Sud’. Un Sud in grande espansione, dal Nord Africa ai paesi del Golfo. Sono due regioni che hanno un grande potenziale e lo stanno esprimendo già da un paio di anni. Noi vogliamo essere la voce di questa importante parte del Paese. Quindi, ben vengano gli investimenti come i nostri.

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