
«Non ti preoccupare, comunque ci sta pensando la polizia": così rispondeva il 23enne, arrestato per l’omicidio di Ilaria Sula a un suo amico che, su una chat - visionata dall’AGI -, gli chiedeva notizie della ragazza che, probabilmente, in quel momento era già morta, uccisa con quattro coltellate, di cui tre profonde al collo, sferrate dal giovane di origini filippine. La ragazza sarà trovata cadavere all’interno di un sacco nero chiuso dentro un valigione scuro e gettato in un dirupo vicino a Roma. Nelle stesse ore sul profilo Instagram della ragazza è stata postata una storia: «Sto bene. Grazie a tutti», il testo scritto che ha insospettito gli amici. Era, secondo le ricostruzioni di chi indaga, sempre il 23enne a scrivere al posto della 22enne ormai deceduta.
Non sono state trovate tracce di sangue all’interno dell’auto usata da Mark Samson per trasportare il cadavere di Ilaria Sula nel bosco del comune di Poli dov'è stato ritrovato dalla polizia all’interno di una valigia. E’ quanto emerge dagli accertamenti della polizia.
Tracce ematiche sono state individuate, invece, durante i rilievi effettuati nella casa dove il ragazzo viveva con i genitori e in particolare in camera da letto.
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