
«Atti gravi e deplorevoli da condannare». Così il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro commenta le intimidazioni di un gruppo di giovani del quartiere Brancaccio, a Palermo, nei confronti di una scolaresca di oltre cento studenti di Ancona in visita alla casa museo intitolata al Beato Pino Puglisi, a Palermo.
«Episodi come questi gettano inevitabilmente discredito su un’intera città, sempre pronta ad accogliere chi la sceglie come meta privilegiata di viaggi di istruzione - aggiunge Pierro -. Alla scuola di Ancona va la solidarietà della comunità scolastica siciliana che rappresento e mi auguro che questo spiacevole episodio non offuschi in loro l’immagine della Sicilia sana. Mi auguro che in futuro possano tornare ad apprezzare nuovamente le bellezze dell’Isola e del suo capoluogo e che un sempre maggior numero di studentesse e studenti venga a visitare i luoghi in cui ha operato con coraggio il Beato Puglisi, sacerdote esemplare e grande educatore».
«Ho trovato al liceo Rinaldinidi Ancona una situazione molto tranquilla e rilassata. L’episodio è stato ricondotto nel giusto significato ed ha prodotto l’impegno per un lavoro condiviso Palermo-Ancona». Così all’ANSA la direttrice dell’Ufficio Scolastico delle Marche Donatella D’Amico a proposito dell’episodio vissuto dagli studenti delle classi IV del liceo classico Rinaldini di Ancona in visita d’istruzione alla Casa Museo Don Puglisi di Palermo, desidero chiarire che non sussistono alcuna preoccupazione e alcuna situazione di allarme. «La direzione del Liceo Rinaldini, impegnata nella giornata odierna nella prestigiosa "Notte dei Licei" e i docenti accompagnatori hanno seguito costantemente la situazione e hanno confermato - assicura D’Amico - che la visita si è svolta in totale serenità e sicurezza». La dirigente «rassicura le famiglie e l’opinione pubblica che tutte le misure sono state scrupolosamente rispettate durante l’intera attività». D’Amico ringrazia l’USR Sicilia, «nella persona del Direttore Giuseppe Pierro, per il supporto psicologico fornito a tutta la scolaresca ed alla possibilità di avviare prossimamente, proprio per sancire l’alleanza e l’amicizia, sorte in occasione di questo episodio, un patto fra scuole dal titolo emblematico "Palermo chiama Ancona". Gli studenti ed i docenti accompagnatori partiranno da Palermo nel tardo pomeriggio di sabato 5 aprile e saranno ad Ancona nella giornata di domenica 6 aprile.
1 Commento
Giovanni
06/04/2025 07:30
È inutile tentare di essere rassicuranti: l'ignoranza è il fattore che aiuta la mafia, a Palermo come a Catania e Reggio Calabria. Più biblioteche meno armi. E questo Governo di ignoranti a casa il prima possibile