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Mattarella ricorda l’eccidio della Benedicta: “Memoria viva dei valori della Liberazione”

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione del congresso nazionale della Fnopi alla presidente Barbara Mangiacavalli.

«La disumanità dei nazifascisti, che già avvertivano l’avvicinarsi della sconfitta finale, rese ancora più crudele la stagione che intercorse fra il '44 e il '45, con rappresaglie nei confronti della popolazione». Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al sindaco del Comune di Bosio, Domenico Merlo, e al presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli, in occasione dell’81esimo anniversario dell’eccidio della Benedicta.

«La memoria dell’eccidio della Benedicta appartiene alla storia della Liberazione italiana e della Repubblica. Nell’anniversario delle battaglie nell’Appennino ligure-piemontese, degli scontri armati attorno a Capanne di Marcarolo e della spietata esecuzione dei partigiani fatti prigionieri nell’abbazia della Benedicta – scrive Mattarella – desidero rinnovare i sentimenti di vicinanza ai discendenti dei patrioti caduti, a quanti negli anni hanno tenuto vivo il ricordo dell’eroismo dei combattenti per la libertà e si raccolgono affinché la memoria sia trasmissione di valori e di impegno».

La Guardia Nazionale della Repubblica di Salò fu responsabile dell’eccidio, e a quelle vittime si aggiunsero, in quei giorni dell’aprile 1944, gli altri partigiani appartenenti a una formazione garibaldina e a un gruppo autonomo, uccisi o deportati nei lager tedeschi.

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